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Titolo II Capo 3 - Agevolazioni alle startup, imprese e professionisti per la realizzazione di nuovi ivestimenti nel settore commercio, artigianto, manifattura, servizi, costruzioni, sanità privata, ambiente, etc...(no agricoltura, pesca)

In questo articolo puoi ascoltare due video predisposti dall'ing. Mingolla Andrea nei quali:

  1. commenta cosa prevede e come accedere alla misura titolo 2 capo 3 
  2. commenta la nuova modifica dell'avviso (07/04/2022) che introduce l'ammissibilità del solo investimento in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili con aumento dell'incentivo.

PREMESSE

­A partire dal 22 gennaio 2015 le micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Puglia possono presentare ad una banca accreditata con la Regione Puglia la domanda di aiuti per investimenti, come previsto dal Titolo II – Capo III. Su questo strumento la Regione Puglia ha destinato 30 milioni di euro sui quali saranno implementati altre risorse provenienti dalla nuova programmazione 2014-2020. Di seguito le principali caratteristiche dello strumento. Il titolo II Capo 3 della Regione Puglia è la misura che eroga contributi a fondo perduto alle imprese (sia di nuova costituzione che operative) che hanno deciso di avviare nuovi investimenti in sedi operative in Puglia.

In poche parole, tecnicamente, l'agevolazione consiste in un fondo perduto (determinato come coperutura di quote di interessi oppure copertura di quota interessi e quota di capitale). Non è un finanziamento a tasso agevolato, ma eorga contributo a fondo perduto sottoforma di liquiditià per l'impresa. La copertura, delle spese al netto di iva, viene richiesto dall'impresa alla Banca, la quale decide in che forma e ammontare finanziare l'intervento. L'impresa dovrà farsi carico, quindi, di un finanziamento/mutuo come se le agevolazioni non esistessero proprio!!! Con i "soldi" prestati dalla banca realizziamo l'investimento e a chiusura o termine degli investimenti, l'impresa - attraverso la nostra consulenza - presenta richiesta di erogazione contributo alla Regione.

I tempi medi per vedersi erogare il contributo sul conto corrente a quanto ammonta? Facciamo un esempio pratico: oggi presentiamo tutta la documentazione in banca (sia quella necessaria ad ottenere il finanziamento, sia quella richiesta dalla Regione Puglia). Trascorsi, in genere, 2/3 mesi la banca eroga il finanziamento/mutuo. L'impresa inizia gli investimenti e comincia a pagare i fornitori (intanto trascorre il tempo per la realizzazione dell'investimento). A conclusione dell'investimento, i consulenti di Finanziamenti.Puglia.it raccolgono tutta la documentazione necessaria a presentare la richiesta erogazione contributo a Puglia Sviluppo. Dopo l'invio documentale trascorrono minimo 6 mesi e la Regione ci contatta attraverso mail per chiedere integrazioni documentali alla richiesta di contributo. Tutta questa fase passa attraverso una delibera provvisoria e, successivamente, una delibera definitiva la quale concede fisicamente il contributo. Facendo due calcoli veloci, dalla presentazione della domanda in banca fino all'erogazione del contributo sono trascorsi più di 15 mesi! Tenete presente, che questa misura è l'unica che eroga aiuti alle micro imprese che devono sostenere un investimento ampio nel quale sono previste opere murarie, impiantistica, macchine, attrezzature, arredi, etc...Se l'impresa, invece, deve sostenere solo spese per acquisto di macchinari, attrezzature, allora questa misura è meno indicata per agevolare le spese.

Siamo a disposizione di ulteriori chiarimenti.

Di seguito potete leggere un riassunto di quello che la misura in oggetto prevede.


A CHI SI RIVOLGE?

­Si rivolge alle imprese iscritte regolarmente alla camera di commercio e costitutite. In queste categorie rientrano le microimprese, imprese di piccola o Media dimensione. Possono utilizzare questa misura anche le imprese INATTIVE (che ancora non hanno emesso fattura di vendita) ma che risultano costituite ed iscritte al registro delle imprese. Tutte queste imprese devono dimostrare di avviare l'attività in uno dei seguenti settori:

  • artigianato;
  • commercio anche elettronico (e-commerce) escluso alcune categorie come attività di ricevitoria, commercio al dettaglio di generi di monopolio e le attività di giochi, lotterie e scommesse;
  • ristorazione, catering, gelaterie e pasticcerie, bar e simili, mense;
  • costruzioni;
  • manifattura;
  • servizi di comunicazione ed informazione;
  • alcuni servizi sanitari;
  • alcune attività di trasformazione o commercializzazione di prodotti agricoli.

COSA SI PUO' FARE?

I progetti di investimento devono avere un importo minimo pari a 30 mila euro e destinati alla: 

  • realizzazione di nuove unità produttive;
  • ampliamento unità produttive esistenti;
  • diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per prodotti mai realizzati;
  • cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.

Non sono ammissibili gli investimenti finalizzati alla mera sostituzione degli impianti.


COSA AGEVOLA?

  • acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il 5% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
  • opere murarie ed assimilabili relativi ad ampliamento e riqulificazione immobili esistenti e nuova costruzione;
  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie;
  • investimenti finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • le spese di progettazione ingegneristica e di direzione lavori nel limite del 5% delle spese in opere murarie ed assimilate.

QUALI AGEVOLAZIONI PREVISTE?

L­’ammontare di aiuto non potrà superare:

  • il 35% dei costi ammissibili del progetto se trattasi di media impresa;
  • il 45% dei costi dei costi ammissibili del progetto se trattasi di piccola o microimpresa.

L’aiuto sarà riconosciuto in due forme:

  • contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da una banca. E’ previsto in preammortamento da 12 a 24 mesi in funzione della tipologia di spese ammissibili. Il contributo a fondo perduto sugli interessi sarà calcolato, a prescindere dalla durata stipulata con la banca, con riferimento ad una durata massima del finanziamento al netto del preammortamento, di:
  • sette anni per i finanziamento destinati alla creazione, all'ampliamento e/o ammodernamento dello stabilimento;
  • cinque anni per i finanziamenti destinati all'acquisto di attrezzature, macchinari, brevetti e licenze.

Le agevolazioni saranno calcolate su un importo massimo finanziato di: 2.000.000 di euro per le micro e piccole imprese e 4.000.000 di euro per le medie imprese.

  • fondo perduto o conto capitale: per gli investimenti in nuovi macchinari ed attrezzature potrà essere erogato un contributo aggiuntivo in conto impianti che non potrà essere superiore al 30% dell’investimento e all’importo massimo di 1.200.000 euro per le medie imprese e 35% dell’investimento e all’importo massimo di 700.000 euro per le piccole imprese.
  • premialità: le imprese in possesso del rating di legalità (articolo 5-ter del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito con modificazioni della legge 24 maggio 2012, n. 27) beneficiano di una ulteriore sovvenzione diretta che è pari al 5% dell’importo dell’investimento per le piccole imprese ed al 2,50% dell’investimento per le medie imprese, in entrambi i casi con un tetto massimo pari ad euro 100.000,00. Alla data di invio telematica della domanda da parte del Soggetto Finanziatore, le imprese devono già possedere il rating di legalità o avere inoltrato apposita richiesta all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato. Le imprese che hanno conseguito il rating di legalità, l'importo massimo del contributo aggiuntivo in conto impianti è elevato a 1.300.000 euro per le medie e a 800.000 euro per le piccole imprese.
  • premialità: i soggetti proponenti che realizzano interventi in opere murarie necessari al recupero di immobili esistenti e non utilizzati, dove acquisibili e restaurabili, beneficiano di una ulteriore sovvenzione diretta del 10%. Tale 10% di ulteriore sovvenzione sarà calcolato esclusivamente con riferimento alle spese necessarie all’eventuale acquisto e al recupero dei predetti immobili.

Per chi avesse conseguito il rating di legalità (www.finanziamenti.puglia.it/finanza-ordinaria/rating-di-legalita) l’importo massimo del contributo in conto impianti è elevato a:

  • 850.000 euro per le medie imprese;
  • 450.000 euro per le micro e piccole imprese.

Vuoi saperne qualcosa in più su come funziona questa importante misura? Ascolta il video di approfondimento realizzato dall'ing. Andrea Mingolla aggiornato a settembre 2021 prima che fossero aumentate le agevolazioni a fondo perduto concesse su macchinari/attrezzarure passando dal 20% al 35%

VIDEO COSA PREVEDE IL TITOLO 2 CAPO 3


Dal 7 aprile 2022 le PMI e liberi professionisti possono beneficiare di agevolazioni a fondo perduto (non solo) se decidono di realizzare, all'interno della sede operativa in Puglia, nuovi impianti eolici, solari (con tutte le tecnologie), macchine frigorifere a fonte geotermica (refrigeratori o pompe di calore) e impianti di produzione di energia termica o elettrica a biomasse (liquide, solide o gassose). Tra le altre spese, sono agevolabili anche le spese per i sistemi di accumulo integrati dell’energia (storage) e per la realizzazione di stazioni di ricarica di veicoli elettrici e ibridi ad uso esclusivo delle imprese che propongono il progetto.

Per tutte le novità CLICCA SUL video per ascoltare il video nel quale l'ing. Mingolla Andrea commenta come accedere all'agevolazione: 
 
COSA PREVEDE LA MODIFICA DELL'AVVISO TITOLO 2 CAPO 3 PER LA SOLA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

Per qualsiasi chiarimento non esitare a contattarci. Penseremo noi alla verifica dettagliata ed approfondita di tutti i requisiti in capo all'impresa e al progetto. L'ing. Andrea Mingolla è a disposizione al numero 340/9701477 oppure clicca sull'immagine sottostante per oinviarci una mail di contatto.   


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