Architettura Rurale Puglia

Finalità

In coerenza con gli obiettivi dell’Investimento 2.2 “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”, l’Avviso regionale mira a dare impulso ad un vasto e sistematico processo di conservazione e valorizzazione di una articolata gamma di edifici storici rurali e di tutela del paesaggio rurale, in linea con gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e degli elementi caratteristici dei paesaggi rurali storici e di sostegno ai processi di sviluppo locale.

Si punta, dunque, alla realizzazione di un’azione sistematica di conoscenza, tutela e valorizzazione di edifici storici rurali* e del paesaggio rurale, attraverso il perseguimento dei seguenti principali obiettivi:

  • preservare i valori dei paesaggi rurali storici attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni della cultura materiale e immateriale e al mantenimento e rispristino della qualità paesaggistica dei luoghi;
  • promuovere la creazione di iniziative e attività legate ad una fruizione turistico-culturale sostenibile, alle tradizioni e alla cultura locale.

(*) per i quali sia intervenuta la dichiarazione di interesse culturale con corrispondente decreto ministeriale ai sensi del D.lgs. n. 42/2004 e ss.mm.ii. ovvero che abbiano più di 70 anni e siano censiti o classificati dagli strumenti regionale e comunali di pianificazione territoriale e urbanistica.

Quali beni dell’architettura rurale?

Le tipologie di architettura rurale riferiscono a edifici ed insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’evoluzione del paesaggio, quali ad esempio:

  1. edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura (mulini ad acqua o a vento, frantoi, masserie, trulli, scuole rurali, ecc.), che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonicocostruttive e nei materiali tradizionali impiegati;
  2. strutture e/o opere rurali: i manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza (fienili, ricoveri, stalle, essiccatoi, forni, pozzi, recinzioni e sistemi di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili); 
  3. elementi della cultura, religiosità, tradizione locale: manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali (cappelle, chiese rurali, edicole votive, ecc.), dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali, ecc.

I finanziamenti dovranno essere finalizzati alla realizzazione di interventi che abbiano come oggetto opere materiali riconducibili alle seguenti tipologie:

  1. Risanamento conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, edifici, manufatti e fabbricati rurali storici ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, coniugati, ove opportuno e nel rispetto dei vincoli vigenti, ad interventi per il miglioramento sismico e dell’efficienza energetica nonché volti all’abbattimento delle barriere architettoniche;
  2. Interventi di manutenzione del paesaggio rurale;
  3. Allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi sociali, culturali, ambientali e turistici (escluso l’uso ricettivo), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole.

Quali possono essere i soggetti beneficiari?

Possono presentare domanda di finanziamento soggetti privati:

  • persone fisiche
  • soggetti privati profit (ditte individuali, imprese in forma societaria, imprese sociali e imprese agricole)
  • soggetti non profit (organizzazioni culturali, ETS, Fondazioni, ….)
  • enti ecclesiastici civilmente riconosciuti che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale.

Progetti d’ambito

L’Avviso pubblico prevede anche la presentazione di Progetti d’ambito, definiti come: “progetti presentati unitariamente che aggregano più di una domanda, presentata da distinti proprietari, possessori o detentori a vario titolo, relativamente a beni che insistono su aree contermini (*) allo scopo di massimizzare gli effetti in termini di riqualificazione paesaggistica e di valorizzazione culturale”.

Durata degli interventi

Gli interventi devono essere conclusi entro il 31/12/2025 (*) Gli interventi possono essere stati avviai a partire dal 1° febbraio 2020 Vincolo di 5 anni dalla conclusione dei lavori per la destinazione d’uso e i titoli di godimento.

Intensità di contributo finanziario:

  • 80% sul costo totale di progetto
  • elevabile al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale
  • diversa aliquota in relazione ad altri regimi di aiuto applicabili (ex art. 3 comma 7 dell’Avviso, in relazione alla natura giuridica del soggetto proponente e alla tipologia di interventi proposti) In caso di PROGETTI DI AMBITO la somma dei contributi richiesti non potrà eccedere il multiplo di euro 150.000,00 corrispondente al numero di interventi che compone il progetto di ambito.

Documentazione di candidatura

Format di domanda generato dall’applicativo Cassa DD.PP. A cui allegare (max 70 MB in totale):

  1. Documento di identità del Soggetto proponente;
  2. Tavole di inquadramento dei beni/planimetria generale; 
  3. Relazione descrittiva dell’intervento, contenente gli elementi utili per la relativa valutazione di merito, il quadro tecnico economico (QTE) e il cronoprogramma di spesa, tutti firmati digitalmente (sono vincolanti gli schemi allegati all’Avviso);
  4. Documentazione fotografica dello stato dei beni prima dell’intervento;
  5. Layout dei lavori da realizzare;
  6. Dichiarazione sostitutiva di atto notorio per l’attestazione di intervento che concorre a un progetto d’ambito, firmata digitalmente (eventuale);
  7. Dichiarazione sostitutiva di atto notorio per epoca di costruzione superiore a 70 anni e censiti o classificati da strumenti urbanistici, firmata digitalmente;
  8. Titolo di proprietà/godimento del bene;
  9. Relazione sulle attività di fruizione del bene da parte del pubblico, firmata digitalmente (è vincolante lo schema allegato all’Avviso);
  10. Ulteriore documentazione (es.certificazione di rilevante interesse culturale; ….).

PER RICHIEDERE LA FATTIBILITA' AD ACCEDERE AL BANDO, INVIARE MAIL ALL'INDIRIZZO: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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