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Titolo II Capo 6 - Turismo Regione Puglia: agevolazioni rivolte a micro, piccole e medie imprese ancora non operative o operative nel settore turistico-alberghiero che devono realizzare nuovi investimenti Featured

In questo articolo puoi ascontare due video:

  1. l'ing. MIngolla Andrea commenta la misura titolo 2 capo 3 cosa prevede e come accedere
  2. l'ing. Mingolla Andrea commenta la nuova modifica dell'avviso che introduce l'ammissibilità del solo investimento in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili con aumento dell'incentivo.

COSA ABBIAMO FATTO PER I NOSTRI CLIENTI?

Il TITOLO II CAPO VI TURISMO è una misura che è nata oltre 7 anni fa in Puglia. L'esperienza acquisita nell'istruttoria di queste domande da parte del team Finanziamenti.Puglia.it è notevole. In questi anni abbiamo agevolato oltre 45 milioni di euro di investimenti. Il target di nostro riferimento sono stati per il 35% clienti/investitori provenienti da diversi paesi del mondo (australia, america, inghilterra, singapore, emirati arabi, francia) e il 65% sono imprenditori italiani che hanno deciso di investire nel territorio Pugliese.

Tenete conto che la presente misura è molto flessibile in quanto non richiede tanti vincoli da rispettare per agevolare gli investimenti. Sono pochi i requisiti da dimostrare al fine di ottenere le agevolazioni. La nostra esperienza è utile al cliente perchè siamo in costante contatto diretto con gli organi di valultazione dei progetti della Regione Puglia e condividiamo con loro in maniera sicura, formale e attendibile le idee imprenditoriali dei nostri clienti.

Ogni progetto viene gestito attraverso una prima valutazione dell'ammissibilità dell'investimento alle agevolazioni, alla bancabilità e alla rispondenza dei requisiti richieste dai diversi enti preposti alle autorizzazioni amministrative. Successivamente si passa alla fase di valutazione approfonidta dell'investimento nel quale inizia la fase istruttoria documentale della domanda di agevolazioine.

Superato queste attività preliminari, dopo la firma del mandato professionale, presentiamo la domanda di agevolazione in banca e iniziamo con il controllo del programma di investimenti in collaborazione col cliente.

Al termine degli investimenti, il team di finanziamenti.puglia.it sarà costantemente accanto al cliente per reperire tutti i documenti necessari a richiedere il contributo a fondo perduto sulle spese ammesse alle agevolazioni.

Per altro...leggi attentamente il riassunto del bando qui sotto e poi CONTATTACI. 


A CHI SI RIVOLGE?

Tutte le imprese del settore turistico alberghiero possono accedere a queste agevolazioni, ovviamente ci sono diversi requisiti imposti dalla misura che devono essere verificati e solo successivamente possiamo determinare se accedere e come. I

l Titolo II Capo VI Regione Puglia si rivolge alle imprese iscritte regolarmente alla camera di commercio e costitutite. In queste categorie rientrano le microimprese, imprese di piccola o Media dimensione. Possono utilizzare questa misura anche le imprese INATTIVE (che ancora non hanno emesso fattura di vendita) ma che risultano costituite ed iscritte al registro delle imprese. Tutte queste imprese devono dimostrare di avviare l'attività in uno dei seguenti settori:

  • sezione H, limitatamente ad alcuni servizi;
  • sezione I, limitatamente ad alcuni servizi;
  • sezione N, limitatamente ad alcuni servizi;
  • sezione R, limitatamente ad alcune attività.

COSA SI PUO' FARE?

I progetti di investimento devono prevedere un importo minimo pari a euro 30 mila e massimo di 2.000.000/4.000.000 euro in funzione della dimensione d'impresa che andremo a calcolare noi e devono essere destinati a:

  1. ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione delle strutture turistico alberghiere, ivi comprese le strutture di servizi funzionali allo svolgimento dell’attività (quali bar, palestre, piscine, centri benessere, ecc.) nonché gli interventi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche, al rinnovo e aggiornamento tecnologico, al miglioramento dell’impatto ambientale (attenzione: non fate l'errore di pensare che siano ammissibili gli investimenti di ampliamento dell'attività. Sono ammissibili gli investimenti della sede operativa.);
  2. la realizzazione o l’ammodernamento degli stabilimenti balneari, ivi compresi gli spazi destinati alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande, ai parcheggi ed ai punti di ormeggio;
  3. la realizzazione e/o la gestione di approdi turistici;
  4. la realizzazione di strutture turistico ‐ alberghiere (compresi servizi annessi, nel rispetto della normativa vigente) attraverso il consolidamento ed il restauro e risanamento conservativo di immobili che presentano interesse artistico e storico-architettonico. Attenzione: l'ampliamento, attraverso la costruzione di vani tecnici, costiuisce variazione di volumetria fuori terra;
  5. il consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni al fine della trasformazione dell’immobile in strutture turistico‐alberghiere (compresi servizi annessi, nel rispetto della normativa vigente). Sono consentiti ampliamenti degli edifici esistenti, strettamente connessi ad esigenze igienico-sanitarie o tecnologiche-funzionali, fino ad un massimo del 20% della volumetria esistente, comunque nel rispetto degli indici e parametri stabiliti dai vigenti strumenti urbanistici. Nel caso di demolizione e ricostruzione di parte dei fabbricati esistenti, deve essere ripristinata la tipologia architettonica originaria;
  6. il primo impianto e/o sistemazione di area a verde di almeno 10 ettari (anche mediante la realizzazione di piste ciclabili, sentieri attrezzati, percorsi sportivi, punti ristoro, ecc.) anche di proprietà pubblica, la cui fruizione sia condivisa con la eventuale Amministrazione proprietaria e/o il soggetto gestore;
  7. nuove attività turistico-alberghiere, attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, leggittimamente iniziate, destinate ad attività ricettive di cui alla legge regionale n. 11/1999;
  8. caso particolare: l'ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione delle strutture turistico alberghiere, ivi comprese le strutture di servizi funzionali allo svolgimento dell’attività (quali bar, palestre, piscine, centri benessere, ecc.) sono ammissibili anche qualora riguardano interventi volti alla riattivazione funzionale di strututre turistico alberghiere non attive, nelle quali in precedenza si svolgeva attività turistico ricettiva ed erano in possesso delle relative autorizzazioni allo svolgimento dell'attività suddetta. La riattivazione funzionale dell'attività ricettiva deve essere perfezionata, successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.
  9. caso particolare: possono essere agevolati progetti di  ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione delle strutture turistico alberghiere esistenti e funzionanti, presentati da soggetti che intendono subentrare nell'attività turistica esercitata nella struttura oggetto di richiesta agevolazioni. 

Alcune particolari tipologie di investimenti possono comprendere interventi volti alla riattivazione funzionale di strutture turistico alberghiere non attive sotto alcuni requisiti.

Inoltre possono essere agevolati progetti di ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistico alberghiere esistenti e funzionanti, presentati da Soggetti proponenti che intendono subentrare nell’attività turistica esercitata nella struttura oggetto di richiesta di agevolazioni. 

Le “sale ricevimenti” non sono considerate servizi funzionali allo svolgimento dell’attività turistica e, di conseguenza, non si ritengono ammissibili le spese relative alla loro realizzazione, ammodernamento ed ampliamento. Non sono ammissibili alle agevolazioni gli investimenti finalizzati alla mera sostituzione di impianti. In questo ultimo caso si vuole dire che la Regione Puglia intende agevolare chi presenta progetti di investimento che prevedono un investimento ampio nella struttura.

NOTE PARTICOLARE IN RIFERIMENTO AI PUNTI 4) ed 5)

Con riferimento agli investimenti di cui alle lettere 4) ed 5) sarà necessario fornire una relazione tecnica (sotto forma di atto notorio - DSAN), predisposta da professionista abilitato eiscritto all’albo e sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa, contenente attestazione edadeguate motivazioni della rilevanza storico, culturale, architettonica, artistica ovvero ambientale deibeni oggetto delle iniziative proposte e dovrà attestare che non sono intervenuti interventi edilizisull’immobile tali da alterare le caratteristiche di “pregio storico architettonico”. A tal proposito, siprecisa che, ai fini del presente Avviso, su un’immobile si alterano le caratteristiche di “pregio storicoarchitettonico” qualora negli ultimi 50 anni (a partire dalla data di presentazione della domanda)siano intervenuti interventi edilizi (in atti presenti al comune) che abbiano comportato una variazionedella volumetria originaria e/o una variazione dei prospetti originari. Inoltre, la relazione delprofessionista di cui sopra dovrà riportare tempi e procedure tecniche – amministrative(autorizzazioni, concessioni, licenze, vincoli gravanti ecc.) necessari per la realizzazione degliinterventi previsti.


COSA FINANZIA?

Le seguenti spese:

  • acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 5% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
  • opere murarie e assimilabili;
  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  • Investimenti finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • le spese di progettazione ingegneristica e di direzione lavori sono ammissibili nel limite del 5% delle spese  in opere murarie e assimilabili;
  • non sono ammessi con esclusione dei mezzi mobili targati.

QUALI AGEVOLAZIONI PREVISTE?

Le agevolazioni sono di due tipologie ed erogate all'impresa in un'unica soluzione sottoforma di liquiditià sul proprio conto corrente. In poche parole, per essere semplici, le agevolazioni consistono in una quota a fondo perduto (conto capitale) ed una quota a fondo perduto riconosciuta sugli interessi.

  1. contributo a fondo perduto sul montante interessi funzione del tasso di interesse applicato dalla banca al momento della stipula maggiorato di uno spread non superiore al 5% (in media potrebbe aggirarsi intorno al 5,5% - 6%). E’ prevista la richiesta in fase di domanda dell’eventuale preammortamento per una durata massima di 12 mesi per i finanziamenti destinati all’acquisto di macchinari, attrezzature e licenze, e di 24 mesi per i finanziamenti destinati all’ampliamento e/o all’ammodernamento della struttura. Il piano d'ammortamento utilizzato dalla regione per il calcolo degli interessi agevolati è su una durata di 7 anni.
  2. contribuo a fondo perduto (conto capitale): da ottobre 2021 l'incentivo a fondo perduto è stato aumentato al 30% per massimo valore in euro 1.200.000 per le medie imprese e al 35% per massimo valore in euro pari a 700.000 per le piccole e micro imprese. Per le imprese che hanno conseguito il rating di legalità (http://www.finanziamenti.puglia.it/finanza-ordinaria/rating-di-legalita), l'importo massimo del contributo aggiuntivo in conto impianti è elevato a 1.300.000 euro per le medie e a 800.000 euro per le piccole imprese. 
  3. premialità: per le imprese beneficiarie in possesso del rating di legalità (http://www.finanziamenti.puglia.it/finanza-ordinaria/rating-di-legalita) beneficiano di una ulteriore sovvenzione diretta che è pari al 2,5% dell’importo dell’investimento per le piccole imprese ed al 1,25% dell’investimento per le medie imprese, in entrambi i casi con un tetto massimo pari ad euro 50.000,00
  4. premialità: i soggetti proponenti che realizzano interventi in opere murarie necessari al recupero di immobili esistenti e non utilizzati, dove acquisibili e restaurabili, beneficiano di una ulteriore sovvenzione diretta del 10%. Tale 10% di ulteriore sovvenzione sarà calcolato esclusivamente con riferimento alle spese necessarie all’eventuale acquisto e al recupero dei predetti immobili.

Le agevolazioni di cui al comma precedente saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, su un importo finanziato massimo di 4.000.000 euro per le medie imprese e di 2.000.000 euro per le piccole imprese.


Vuoi saperne qualcosa in più su come funziona questa importante misura?

Ascolta il video di approfondimento realizzato dall'ing. Andrea Mingolla. Il video è aggiornato al 2021 prima che gli incentivi a fondo perduto fossero aumentati del 10% 

VIDEO COSA PREVEDE IL TITOLO 2 CAPO 6


Dal 7 aprile 2022 le PMI e liberi professionisti possono beneficiare di agevolazioni a fondo perduto (non solo) se decidono di realizzare, all'interno della sede operativa in Puglia, nuovi impianti eolici, solari (con tutte le tecnologie), macchine frigorifere a fonte geotermica (refrigeratori o pompe di calore) e impianti di produzione di energia termica o elettrica a biomasse (liquide, solide o gassose). Tra le altre spese, sono agevolabili anche le spese per i sistemi di accumulo integrati dell’energia (storage) e per la realizzazione di stazioni di ricarica di veicoli elettrici e ibridi ad uso esclusivo delle imprese che propongono il progetto.

Per tutte le novità CLICCA SUL LINK per ascoltare il video nel quale l'ing. Mingolla Andrea commenta come accedere all'agevolazione: ACCEDI ORA AL VIDEO

Per qualsiasi chiarimento non esitare a contattarci. Penseremo noi alla verifica dettagliata ed approfondita di tutti i requisiti in capo all'impresa e al progetto. L'ing. Andrea Mingolla è a disposizione al numero 340/9701477 oppure clicca sull'immagine sottostante per oinviarci una mail di contatto.  


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