Nel presente BLOG, sono pubblicate con AGGIORNAMENTO GIORNALIERO le domande/informazioni/osservazioni pervenute via mail da parte dei clienti/utenti del sito FianziamentiPuglia in merito alle loro esigenze di creare una nuova impresa, avviare nuovi investiment, ampliare l'impresa esistente, investimenti in internalizzazione, creazione di reti di impresa. Ad ogni domanda sarà fornita SEMPRE una o più risposte. In casi specifici, nei quali è utile richiedere una risposta formale all'ente gestore de bando,  l'ing. Mingolla si farà carico di inviare una FAQ e pubblicare la risposta nel BLOG.All0interno di ogni FAQ avete la possibilità di lasciare uno o più commenti.


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ll Brand FinanziamentiPuglia raggruppa diversi professionisti con esperienza specialistica nel campo della FINANZA AGEVOLATAmettendo a disposizione del cliente, in una della cinque sedi ubicate nel territorio della Regione Puglia, le approfondite conoscenze per supportarlo nella creazione d'impresa o nello sviluppo del proprio business.Per conoscere chi siamo clicca il link accanto (CHI SIAMO) 

Per qualsiasi chiarimento scrivi una mail all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

 

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Prende il via il programma di investimenti del Ministero dello sviluppo economico per realizzare progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione negli ambiti di intervento del “Green new deal italiano”.

Dalle ore 10 del 17 novembre 2022 tutte le imprese che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, potranno richiedere agevolazioni e contributi a fondo perduto per realizzare nuovi processi produttivi, prodotti e servizi, o migliorare notevolmente quelli già esistenti, al fine di raggiungere gli obiettivi di:

  • decarbonizzazione
  • economia circolare
  • riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
  • rigenerazione urbana
  • turismo sostenibile
  • adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico

Con 750 milioni di euro  - a valere sul Fondo per la crescita sostenibile (FCS), gestito da Mediocredito Centrale, e sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (FRI), gestito da Cassa depositi e prestiti - verranno finanziati i progetti che prevedono investimenti, non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni, da realizzare sul territorio nazionale.

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ANCHE SE, PER QUESTI TIPI DI BANDI NON FORNIAMO LA NOSTRA CONSULENZA RITENIAMO COMUNQUE UTILE ED OPPORTUNO PUBBLICARNE LE INFORMAZIONI DESUNTE DAL SITO DELLA REGIONE PUGLIA.

La Regione Puglia riconosce e promuove le associazioni pro loco, con sede nel territorio regionale, come uno degli strumenti della promozione turistica di base, nonché della valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, artistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche, favorendone il ruolo attivo finalizzato all’attrattività del proprio territorio.

Soggetti ammissibili

Possono presentare proposte progettuali esclusivamente le pro loco aventi sede nel territorio regionale iscritte, alla data di presentazione della domanda, all’albo regionale di cui all’art. 3 della Legge regionale n. 25/2018.

La domanda può essere presentata da singole pro loco o da più pro loco in forma associata. Le pro loco, per poter presentare domanda in forma associata, dovranno aggregarsi mediante scrittura privata che contenga:

  1. l’elenco delle pro loco partecipanti all’aggregazione, in numero non inferiore a 3, con l’indicazione, per ognuna, dell’avvenuta iscrizione all’albo regionale di cui all’art. 3 della Legge regionale n. 25/2018. Nel caso in cui anche una sola pro loco facente parte dell’aggregazione non risulti iscritta all’albo regionale di cui all’art. 3 della L.R. 25/2018, la domanda di contributo è inammissibile;
  2. l’individuazione di una pro loco capofila che presenterà la proposta progettuale per conto dell’aggregazione e che sarà l’unica referente per la tenuta dei rapporti con la Regione ed il soggetto a cui la Regione liquiderà il finanziamento concesso. Ogni pro loco potrà fare parte di una sola aggregazione e potrà presentare una sola proposta progettuale.

Attività progettuali, ammissibilità delle spese e tempi di realizzazione

Le proposte progettuali dovranno riguardare la realizzazione di una o più delle seguenti attività, in grado di generare flussi turistici a livello locale, nonché di provenienza nazionale o estera, nel rispetto delle normative vigenti per l’esercizio delle attività e professioni turistiche:

  1. attività di valorizzazione del patrimonio storico, culturale, naturalistico, ambientale, artistico ed enogastronomico, quali visite guidate, escursioni, esperienze locali di carattere enogastronomico (es. degustazioni, laboratori), attività ricreative, videoproiezioni, installazioni creative, performance artistiche, ecc.;
  2. attività di promozione del territorio di riferimento e dei suoi prodotti tipici dell’artigianato e dell’enogastronomia;
  3. organizzazione, anche in collaborazione con enti pubblici e/o privati, di iniziative quali servizi di accoglienza, assistenza ed informazione turistica.

Sono ammissibili le spese funzionali alla realizzazione dell’intervento progettuale. In particolare, sono ammissibili le spese sostenute per:

  • acquisizione dei servizi di valorizzazione del patrimonio del presente articolo;
  • guide turistiche ed accompagnatori turistici abilitati;
  • l’acquisto di prodotti tipici e tradizionali del territorio che si rappresenta, qualora questi siano utilizzati per la promozione, a solo scopo promozionale e non a fini commerciali;
  • l’acquisto di beni e servizi per l’organizzazione di laboratori e degustazioni;
  • l’acquisto di servizi di comunicazione, quali: 1) acquisto spazi pubblicitari e pubbli-redazionali su riviste e carta stampata, web, TV e radio; 2) attività di comunicazione sui social network; 3) stampa, riproduzione e distribuzione supporti cartacei e multimediali (flyers, locandine, manifesti, ecc.); 4) affitto attrezzature tecniche; 5) il personale dipendente o con preciso incarico adibito al coordinamento del progetto o destinato alla ideazione, gestione e realizzazione delle attività previste dal progetto: o il costo è ammesso entro un limite massimo del 20% della spesa ritenuta ammissibile ed è rappresentato dal compenso lordo, determinato in base alle ore di lavoro dedicate alle attività di progetto rispetto al monte ore totale.

Non sono ritenute ammissibili le spese per:

  • per gli investimenti e/o l’acquisto di beni durevoli, compresi personal computer e relativi hardware;
  • il pagamento di ammende, penali e controversie legali; - forfettarie;
  • sostenute prima dell’approvazione, con determinazione dirigenziale, del progetto presentato;
  • rappresentanza;
  • per le attività non attinenti le finalità del presente bando;
  • per consulenze prestate da soggetti che ricoprono cariche sociali o che siano soci presso le pro loco;
  • per bolli, registrazioni, imposte, tasse, tributi di qualsiasi genere (ad esclusione dell’IVA quando costituisce un costo per il soggetto beneficiario);
  • le spese non supportate da regolare fattura o titolo di spesa equivalente.

Le spese devono corrispondere nel dettaglio alle voci di spesa ammesse con il progetto presentato. Ferma restando la spesa complessiva, in sede di rendicontazione è ammessa una variazione tra le diverse voci di costo del progetto presentato, nel limite massimo del 20% delle spese complessivamente ammesse, purché non modifichino le finalità del progetto presentato.

Le visite guidate, ove previste, dovranno essere organizzate con il supporto di una guida turistica abilitata.

Eventuali servizi o attività fornite dalle Associazioni Pro Loco dovranno essere previste nei propri Statuti. Le spese ritenute ammissibili devono essere sostenute e pagate dopo l’approvazione, con determinazione dirigenziale, del progetto presentato. Non saranno riconosciute spese sostenute, anche parzialmente, prima dell’approvazione, con determinazione dirigenziale, del progetto presentato.

Gli interventi finanziabili a valere sul Bando dovranno essere avviati dopo l’approvazione, con determinazione dirigenziale, della proposta progettuale e svolgersi nell’arco temporale 15 settembre 2022 – 15 gennaio 2023.

 Limite massimo e percentuale di contributo

il limite massimo di contributo concedibile per ciascuna proposta progettuale è così fissato: 

  • euro 10.000,00 per i progetti presentati dalle aggregazioni di Pro-Loco;
  • euro 2.500,00 per i progetti presentati dalle singole Pro Loco operanti in comuni o località con popolazione residente inferiore o pari a 15.000 abitanti;
  • euro 5.000,00 per i progetti presentati dalle singole Pro Loco operanti in comuni o località con popolazione residente superiore a 15.000 abitanti o con flussi turistici rilevati dalle statistiche ufficiali e riferiti all’anno 2019 superiori a 100.000 presenze annue.

Ciascuna pro loco può presentare una sola domanda di contributo, sia in forma singola che associata.

La percentuale di contributo è fissata con il limite massimo dell’80% della spesa complessivamente ammessa, sostenuta e rendicontata. La restante parte dovrà essere coperta finanziariamente da altre fonti pubbliche o private. Le attività progettuali finanziate col presente bando non potranno beneficiare di altri contributi comunitari, nazionali e/o regionali.

Termini e modalità di presentazione delle domande di contributo

Le proposte progettuali vanno inviate da ciascun soggetto richiedente alla Sezione Turismo e Internazionalizzazione, esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., indicando nell’oggetto della PEC “Avviso 2022 per la erogazione di contributi alle associazioni turistiche pro loco”, utilizzando la modulistica allegata al presente avviso, disponibile nel sito internet istituzionale della Regione Puglia al link: https://www.regione.puglia.it/web/turismo/elenco-bandi .

Le proposte progettuali vanno inviate almeno 20 giorni prima rispetto alla data di avvio delle attività previste in seno al progetto stesso.

Le proposte redatte secondo il modello approvato insieme all'avviso possono essere presentate dal Presidente della Pro loco o dal referente indicato in caso di aggregazioni, complete dei documenti elencati nel modulo di domanda anch’essi sottoscritti dal richiedente, a far data dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (BURP), sino ad esaurimento risorse e comunque non oltre il termine massimo del 15 ottobre 2022.

La domanda di partecipazione va inviata utilizzando il format allegato all'avviso, unitamente al documento di riconoscimento personale in corso di validità nel caso in cui la firma apposta dal legale rappresentante sulla domanda sia autografa. Non è necessario allegare il documento di riconoscimento nel caso in cui la firma apposta sia digitale.


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L`analisi aggiornata dell`Osservatorio Rischio Imprese di Cerved, rileva che tra il 2021 e il 2022 le società a rischio di default sono cresciute quasi del 2%, passando dal 14,4% al 16,1% e raggiungendo le 99.000 unità (+11.000), con 11 miliardi di euro in più di debiti finanziari ora pari a 107 miliardi (10,7% del totale). Restano lontani i picchi del 2020, quando le aziende potenzialmente rischiose erano addirittura 134.000 (21,7%).

Se poi si considerano anche le società cosiddette `vulnerabili`, che nel triennio 2019-2022 sono passate dal 29,3% (181.000) al 32,6% (201.000), i debiti finanziari crescono di altri 195,8 miliardi di euro (+28 miliardi), pari al 19,5% del totale. Sul fronte dell`occupazione, Cerved quantifica in oltre 3 milioni i lavoratori, quasi 1 su 3 (30,5%), impiegati in società `fragili`: infatti, agli 831.000 addetti delle imprese a maggior rischio (l`8,5%, +129.000 persone rispetto al 2021), vanno aggiunti gli oltre 2,1 milioni che lavorano in società considerate vulnerabili (21,9%, +228.000).

Le imprese fragili si trovano soprattutto al Sud, dove costituiscono addirittura il 60,1% del totale, aggravando il già ampio gap con il Nord del Paese: le province con i peggioramenti più significativi sono infatti Isernia, il Sud della Sardegna, Matera, Foggia e Cagliari (ma anche Roma), mentre quelle con la maggiore quota di aziende a rischio sono Crotone, Terni, la stessa Isernia, Reggio Calabria, Messina, Siracusa e Cosenza.

Le stime si basano sull`analisi dell`andamento di 618.000 società di capitale nel periodo 2019-2022 valutato attraverso il Cerved Group Score, un indice di rischio che calcola le probabilità di default delle aziende in chiave prospettica.

Le tempestive misure di salvaguardia adottate durate la pandemia hanno contribuito a mettere in sicurezza il sistema, e il forte rimbalzo delle performance economiche legate agli effetti del PNRR ha portato a disegnare scenari migliorativi.

Tuttavia, le condizioni subentrate nei primi mesi del 2022 - l`aggravarsi dei rincari delle materie prime e il conflitto russo-ucraino, seguiti da inflazione, aumento del costo del debito, phasing out delle misure di sostegno - hanno purtroppo minato la capacità di tenuta di un sistema produttivo già debilitato.

I macro-comparti più impattati risultano le costruzioni (dal 15,2% al 17,6% di società a rischio) e i servizi (dal 14,9% al 16,7%); a livello più disaggregato, i settori più colpiti rientrano nei servizi non finanziari (in particolare ristorazione e alberghi), nei trasporti (gestione aeroporti) e nell`industria pesante (siderurgia). Anche tra i primi 10 settori con la più alta quota di imprese a rischio, otto appartengono ai servizi: trasporti aerei (41,2%), parrucchieri e istituti di bellezza (37,8%), distribuzione al dettaglio nel ramo moda (36,4%). Quanto poi alle dimensioni, il peggioramento è più consistente tra le micro-imprese (dal 14,9% al 16,7% in area di rischio) e le piccole (dall`8,0% al 9,9%), già maggiormente colpite dalla pandemia e più esposte agli effetti dei rincari.

RIVOLGITI AI NOSTRI CONSULENTI PER CHIEDERE UNA ANALISI DELLO STATO DI SALUTE ECONOMICO E FINANZARIA DELLA TUA IMPRESA E PER CAPIRE QUALI ACCORGIMENTI DEVI ATTUARE PER MIGLIORARE IL RATING AZIENDALE NEI CONFRONTI DELLA MACCHINA.

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Per favorire la crescita del Sud Italia, attraverso lo sviluppo di imprese già operanti e l’insediamento di nuove imprese, il Decreto Mezzogiorno (Dl del 20 giugno 2017 n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2017 n. 123 e successive modificazioni) ha istituito le Zone economiche speciali, e potenziato il bonus istituito dalla legge di stabilità 2016 (legge n. 208/2015) - CREDITO DI IMPOSTA MEZZOGIORNO - per facilitare l’attività imprenditoriale attraverso agevolazioni e incentivi. Le Zes sono composte da porti, aree retroportuali, piattaforme logistiche e interporti, durano almeno sette anni, possono essere regionali o interregionali e contemplare anche aree non adiacenti ma connesse sul piano economico, come previsto dal regolamento attuativo (Dpcm n. 12/2018).

Con la recente disposizione introdotta dal PNRR 2, viene di fatto ampliato il perimetro di applicazione del credito d’imposta per gli investimenti effettuati nelle Zes, modificando così l'articolo 5, comma 2, del decreto legge n. 91 del 2017 che prevedeva che il credito d’imposta fosse fruibile per il solo acquisto di immobili strumentali agli investimenti. Secondo quanto precisato nella Relazione illustrativa al decreto, la recente disposizione intende chiarire i dubbi emersi in fase applicativa relativamente agli investimenti aventi ad oggetto gli “immobili”includendo anche l’acquisto di “terreni” e precisando che nel concetto di acquisto di immobili sono ricompresi l’acquisizione, l’ampliamento e la realizzazione degli immobili strumentali agli investimenti eseguiti anche non cumulativamente.

Quindi, questo aggiornamento parte dall'’art. 37 del Pnrr 2 del 30 aprile 2022 che ha apportato importanti modifiche all’art. 5, comma 2 del D.L. 91/2017, estendendo il credito d’imposta all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Potrà quindi essere agevolato l’acquisto di un terreno su cui verrà costruito l’immobile strumentale, così come l’acquisto di un fabbricato da demolire e ricostruire, ed infine anche ampliare un immobile strumentale che rientri in un’area Zes. L’immobile potrà essere acquisito anche tramite contratto di leasing finanziario.

Potranno essere agevolati gli acquisti di beni strumentali avvenuti a partire dalla data del Dpcm istitutivo della Zona Economica Speciale al 31 dicembre 2022, mentre l’acquisto di immobili strumentali potrà essere richiesto per le acquisizioni avvenute dal 1° giugno 2021 al 31 dicembre 2022. Le percentuali di credito variano in base alle dimensioni aziendali:

  • 45% piccole e micro imprese;
  • 35% medie imprese;
  • 25% grandi imprese;
Per beneficiare dell’agevolazione andrà presentata apposita istanza tramite il Software Cim 17 messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, il quale rilascerà una ricevuta di autorizzazione alla fruizione del credito maturato che potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione.

 

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Il titolo 2 capo 3 della Regione Puglia è una misura strutturale presente nei programmi operativi della regione puglia per sostenere i nuovi investimenti promossi da professionisti o piccole e medie imprese in sedi operative ubicate nel territorio ugliese. Le imprese che decidono di avviare un programma di investimento per finalità di importo minimo pari a 30 mila euro e destinati alla realizzazione di nuove unità produttive, ampliamento unità produttive esistenti, diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per prodotti mai realizzati o cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente possono beneficiare di determinati aiuti a fondo perduto.

Per semplicità di esposizione all'utente non preparato sulla finanza agevolata dico questi fondo perduti si suddividono in due tipologie: un fondo perduto sugli interessi sostenuti dall'impresa in virtù del finanziamento o mutuo bancario ottenuto per la copertura delle spese in opere murarie ed assimilabili (se previste) ed un fondo perduto del 35% per le piccole e micro imprese o 30% per le medie imprese  per l'acquisto di nuovi macchinari, attrezzature, hardware, software ed arredi al quale si somma anche il fondo perduto sulla quota di intessi sostenuta dall'impresa sempre per il finanziamento o mutuo bancario ricevuto per la copertura delle spese.

La novità di cui vorrei parlarvi è in seno ad un settore specifico e cioè le attività che fanno riferimento al codice ateco 47.30.00 - commercio al dettaglio di carburante per autotrazione. Se l'impresa con questo codice ateco decide di avviare investimenti limitatamente alla realizzazione di impianti tecnologicamente innovativi volti all'erogazione di combustibile efficiente e alternativo (gas naturale compresso o liquefatto, biogas, idrogeno, elttrico, bocombustibile, combustibili sintetici, etc...) questi interventi potranno essere agevolati.

Se interessati ad una consulenza potete contattarmi al 340/9701477 ing. Mingolla Andrea


 

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La guerra in Ucraina ha creato l’interruzione delle catene di approvvigionamento di gas e alcune tipologie di materie prime e avviato un processo di aumento dei prezzi dei fattori di produzione correlabili anche all’applicazione delle misure economiche restrittive comprese le sanzioni imposte dall’Unione europea e dai suoi partner internazionali.
Lo imprese nazionali hanno subito un contraccolpo importante in termini di aumenti appunto dei costi dei fattori produttivi in maniera improvvisa ed insostenibile per il mercato attuale.
Lo stato come risposta alle difficoltà pocanzi indicate ha previsto col decreto aiuti il potenziamento dell’intervento del Fondo di garanzia PMI, previa approvazione della Commissione Europea, per i finanziamenti concessi successivamente al 18 maggio 2022 (data di entrata del decreto) e fino al 31 dicembre 2022 e finalizzati alla realizzazione di obiettivi di efficientamento o diversificazione della produzione o del consumo energetici. Il potenziamento della garanzia del Fondo PMI può arrivare al 90%.
La garanzia è concessa:
  • entro il limite di 5 milioni di euro, per un importo massimo del finanziamento assistito da garanzia non superiore al maggiore tra il 15% del fatturato annuo totale medio degli ultimi 3 esercizi conclusi (se l'impresa ha iniziato la propria attività successivamente al 31 dicembre 2019, deve fare riferimento al fatturato annuo totale medio degli esercizi effettivamente conclusi) e il 50% dei costi sostenuti per l’energia nei 12 mesi precedenti il mese della richiesta di finanziamento;
  • a titolo gratuito, nei confronti delle imprese, localizzate in Italia, che operino in uno o più dei 26 settori indicati nell’allegato I del Temporary Framework crisi Ucraina-Russia.

 

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Slitta di 6 mesi il termine iniziale di rimborso del capitale per i piccoli prestiti fino a 30.000 euro garantiti dal Fondo PMI. Nella versione del decreto Ucraina licenziata dal Senato, infatti, la durata del periodo di preammortamento viene allungata da almeno 24 mesi ad almeno 30 mesi. Per effetto dell’estensione, quindi, PMI, persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, associazioni professionali, società tra professionisti ed Enti del Terzo Settore potranno continuare il pagamento della sola quota di interessi, anziché della rata piena (capitali e interessi), per ulteriori 6 mesi.

[fonte: ipsoa.it]


 

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