Nel presente BLOG, sono pubblicate con AGGIORNAMENTO GIORNALIERO le domande/informazioni/osservazioni pervenute via mail da parte dei clienti/utenti del sito FianziamentiPuglia in merito alle loro esigenze di creare una nuova impresa, avviare nuovi investiment, ampliare l'impresa esistente, investimenti in internalizzazione, creazione di reti di impresa. Ad ogni domanda sarà fornita SEMPRE una o più risposte. In casi specifici, nei quali è utile richiedere una risposta formale all'ente gestore de bando,  l'ing. Mingolla si farà carico di inviare una FAQ e pubblicare la risposta nel BLOG.All0interno di ogni FAQ avete la possibilità di lasciare uno o più commenti.


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ll Brand FinanziamentiPuglia raggruppa diversi professionisti con esperienza specialistica nel campo della FINANZA AGEVOLATAmettendo a disposizione del cliente, in una della cinque sedi ubicate nel territorio della Regione Puglia, le approfondite conoscenze per supportarlo nella creazione d'impresa o nello sviluppo del proprio business.Per conoscere chi siamo clicca il link accanto (CHI SIAMO) 

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Equilibrio finanziario e equilibrio economico sono strettamente correlati. I costi e i ricavi, infatti, sono misurati, rispettivamente, da uscite ed entrate finanziarie. Cosa significa valutare l’andamento economico del tuo business? Vuol dire calcolare l’ammontare dei costi e dei ricavi della tua attività e verificare che gli indici di redditività ad essi connessi forniscano dei risultati positivi.

Il MOL, già considerato in relazione alle voci dello Stato Patrimoniale, è uno dei più importanti indicatori perché misura la redditività della sola gestione caratteristica dell’impresa. Il rapporto tra MOL e fatturato indica il margine di guadagno per ogni unità di fatturato.

mol fatturato

In questo caso, poiché la redditività è fortemente influenzata dal settore in cui operi, non esiste un valoreottimale in senso assoluto. E’ importante conoscere l’evoluzione della redditività nel tempo (analizzando i propri bilanci) e nello spazio (analizzando i bilanci dei propri concorrenti) per capire se è sufficientemente buona o se e come possa essere migliorata.Puoi proseguire l’analisi economica della tua impresa attraverso il calcolo di altri indicatori di redditività come il ROE e il ROI che sono considerati tra i principali indici di bilancio utilizzati nel processo di valutazione del merito di credito da parte della banca.

Il ROE (Return on Equity) dice già molto a chi valuta il tuo merito di credito perché misura il rendimento del capitale proprio ed è dato dal rapporto tra l’utile netto d’esercizio e il capitale netto che hai conferito nella tua impresa.redditività

Il ROE ti consente di valutare quanto rende il capitale proprio conferito nell’impresa ed eventualmente confrontarlo con investimenti alternativi. Per chi sta analizzando l’azienda esso rappresenta un indicatore immediato della redditività. Non esiste un valore fisiologico, in quanto questo varia molto in relazione al settore di riferimento. In termini generali, è auspicabile un valore positivo più elevato possibile.

Il ROI (Return On Investment) è un indice di redditività molto utilizzato che esprime, in termini percentuali, quanto rendono gli investimenti che hai fatto.

roiCome si fa a dire se un valore del ROI è da considerarsi un buon indice di redditività degli investimenti oppure no? Questa risposta dipende da una serie di fattori interni ed esterni. In ogni caso è utile il confronto con il valore medio di settore e una analisi del trend dell’indice nel tempo. In generale, è auspicabile un valore positivo più elevato possibile.

[fonte: cerved]


PER APPROFONDIRE PUOI CHIEDERE UNA CONSULENZA GRATUITA AI NOSTRI ESPERTI CHE ANALIZZERANNO I TUOI BILANCI.

CONTATTA L'ING. ANDREA MINGOLLA AL NUMERO 340/9701477


 

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La diffusione su scala globale del COVID-19 rappresenta la più grande emergenza sanitaria dal dopoguerra. Oltre al pesante bilancio di vite umane e all’impatto sulla quotidianità, la pandemia porta con sé un danno economico di vasta portata, di cui si iniziano a percepire le prime conseguenze.

Di fronte alle sfide e ai rischi che si delineano all’orizzonte, i leader aziendali sono giustamente preoccupati delle ricadute sui propri dipendenti e sul proprio business nell’immediato così come per gli impatti nel prossimo futuro. Per reagire alla crisi e prepararsi alla ripresa, si può attingere all’esperienza e alle best practice che le crisi affrontate nel passato ci hanno insegnato, adeguando tali soluzioni al nuovo contesto e nello stesso tempo affincarsi a professionisti che sono specializzati nella creazione e gestione di modelli di business.

Il nostro tecnico specializzato in finanza aziendale e miglioramento delle performance dr. Salvatore De Prisco in partnership con l'ing. Andrea Mingolla sono in prima linea nell'affiancare gli imprenditori nel delicato compito di individuare ed utilizzare modelli di business che garantiscano la continuità aziendale sopratutto a livello finanziario pesantemente devastate dalle varie misure di contenimento applicate dallo stato italiano. 

L’esperienza quotidiana a fianco delle imprese evidenzia sempre più la difficoltà del piccolo imprenditore a gestire l’aspetto finanziario della sua azienda che solitamente viene lasciata in secondo piano rispetto alle altre aree (produzione, commerciali, tecnica, etc.

Questa situazione di crisi dovuta al Covid-19 ha reso necessario mettere in risalto e potenziare altre aree organizzative come, appunto, quella finanziaria (gestione della liquidità).
Diventa quindi importante per l’imprenditore, ancor prima del prodotto e/o servizio da offrire sul mercato, disporre in tempo reale le informazioni (dati) necessari a capire lo stato di salute finanziario e quanta liquidità ha in cassa per poter gestire ed onorare i propri debiti, senza troppi problemi che producono l'insonnia per l'imprenditore.
Il nostro intervento, quale consulenti esperti in finanza d’impresa, è quello di permette appunto di fare una corretta pianificazione e gestione della finanza aziendale e di porsi al fianco dell’imprenditore con una visione d’insieme molto più ampia della sua. Serve quindi un supporto pratico e specialistico con strumenti adatti per raccogliere, elaborare e rendicontare le informazioni finanziarie il più velocemente possibile ma presentandole in modo semplice.

Oggi per l'imprenditore diviene necessario avere al proprio fianco professionalità che siano in grado di rappresentare le esigenze finanziarie dell'impresa al sistema bancario ed ottenere la giusta liquidità a costi non esagerati per l'imprenditore e con le opportune garanzie.

Cosa possiamo fare per te?

I vantaggi sono diversi come anche le attività da svolgere che ti proponiamo che vanno dalla predisposizione del business plan, verifica dei dati della Centrale Rischi per tenere sotto controllo la situazione bancaria al monitoraggio e negoziazione delle condizioni bancarie, ristrutturazione di posizioni e di debiti con banche e con fornitori. Siamo in grado di supportarti nel cambio di paradigma (modelli organizzativi e familiari). Questa crisi non si vince con interventi spot, isolati. La formula che noi abbiamo adottato è la visione di insieme, che consideri l’azienda per quella che è: un complesso organizzato per l’esercizio duraturo dell’impresa.

Non esitare quindi a contattarci e scrivici per avere una consulenza gratuita ed un’analisi della situazione finanziaria della tua impresa. I contatti che devi utilizzare sono i seguenti: mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - CONTATTO dr. De Prisco Salvatore 339/7563797 - CONTATTO ing. Andrea Mingolla 340/9701477

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Viene istituito iI “Fondo a sostegno dell’impresa femminile“, con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile.

Il Fondo prevede il finanziamento di iniziative imprenditoriali e di azioni di promozione dei valori dell’imprenditoria tra la popolazione femminile.

Viene inoltre istituito, presso il MISE, il Comitato Impresa Donna con il compito di attualizzare le linee di indirizzo per l’utilizzo delle risorse del Fondo formulare raccomandazioni sui temi della presenza femminile nell’impresa e nell’economia. Contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero o agevolato sono tra gli strumenti messi a disposizione. 

Vediamo quali sono i criteri e modalità di accesso al fondo

Il Ministero dello sviluppo economico, il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministero per le pari opportunità e la famiglia, hanno il compito di stabilire i criteri e le modalità di accesso al fondo da parte degli enti privati, tramite un decreto, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge. Inoltre, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2021, è stato istituito il “Comitato Impresa Donna”, presso il Ministero dello sviluppo economico, per garantire il corretto utilizzo delle risorse del fondo d’investimento.

Obiettivo prioritario tutto al femminile è quello di definire un insieme di strumenti capaci di intervenire su profili quali la nascita di imprese, l’assistenza all’attività imprenditoriale, uno specifico supporto alle startup ad elevato contenuto tecnologico e una promozione delle azioni condotte a livello regionale. E cosa ancor più importante, il Fondo non risulta esclusivamente finalizzato a sostenere l’avvio di attività o a rafforzare finanziariamente quelle esistenti, ma anche e soprattutto a diffondere la cultura imprenditoriale tra le donne, anche finanziando e sostenendo la loro formazione.

I valori dell’imprenditoria tra la popolazione femminile

Al fine di favorire la diffusione dell’imprenditoria femminile, il Governo ha previsto l’istituzione di un nuovo Fondo a sostegno dell’impresa femminile presso il Ministero dello Sviluppo Economico, prevedendo contributi a fondo perduto ma anche finanziamenti a tasso zero o agevolato.

Fondo Impresa Femminile: tipologie di interventi

Il fondo d’investimento della nuova legge di Bilancio, destinato alle imprese femminili, consiste in una dotazione di 20 milioni di euro all’anno da elargire tra il 2021 ed il 2022. Tali interventi sono:

  • contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili, con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età;
  • Finanziamenti a tasso zero, finanziamenti agevolati, combinazioni di contributi a fondo perduto e finanziamenti per avviare e sostenere le attività di imprese femminili;

  • Incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’ottanta percento della media del circolante degli ultimi 3 esercizi;

  • Percorsi di assistenza tecnico-gestionale, per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi;

  • Investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start up innovative di cui all’art. 25 del D.L. n. 179 del 2012 e delle PMI innovative di cui all’articolo 4 del D.L. n. 3/2015, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali;

  • Azioni di comunicazione per la promozione del sistema imprenditoriale femminile italiano e degli interventi finanziati attraverso le norme del presente articolo.

Il Fondo sostiene:

a) interventi per supportare l’avvio dell’attività, gli investimenti e il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia;

b) programmi ed iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile;

c) programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni in cui la presenza femminile va adeguata alle indicazioni di livello comunitario e nazionale.

I programmi e le iniziative per la promozione e formazione dell’imprenditoria femminile può svolgersi attraverso:

a) iniziative per promuovere il valore dell’impresa femminile nelle scuole e nelle Università;

b) iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra le donne;

c) iniziative di orientamento e formazione verso percorsi di studio STEM;

d) iniziative di sensibilizzazione verso professioni tipiche dell’economia digitale;

e) azioni di comunicazione per diffondere la cultura femminile d’impresa e promuovere i programmi finanziati di cui al presente articolo.

Istituito il Comitato Impresa Donna (organo di controllo)

L’art. 17 della bozza della Legge di Bilancio istituisce anche, al comma 9, il Comitato Impresa Donna presso il Ministro dello sviluppo economico la cui composizione sarà decisa con un successivo decreto del Mise in concerto con il Ministro per le pari opportunità e la famiglia.

Il Comitato Impresa Donna ha il compito di controllare il corretto utilizzo delle risorse del fondo d’investimento della Legge di Bilancio 2021 e, cooperando con il Ministero dello sviluppo economico, deve:

  1. contribuire ad indicare le linee di indirizzo per l’utilizzo delle risorse del Fondo;
  2. condurre analisi economiche, statistiche e giuridiche relative alla questione di genere nell’impresa;
  3. formulare raccomandazioni relative allo stato della legislazione e dell’azione amministrativa, nazionale e regionale, in materia di imprenditorialità femminile e più in generale sui temi della presenza femminile nell’impresa e nell’economia;
  4. contribuire alla redazione della Relazione annuale sulle attività svolte da presentare al parlamento.

Il Comitato dovrà anche condurre analisi economiche e/o giuridiche relative all’imprenditoria femminile; fornire indicazioni relative alla presenza femminile nelle imprese e nell’economia italiana a livello nazionale e regionale; e suggerire indicazioni relative allo stato della legislazione e dell’azione amministrativa, nazionale e regionale, in materia di imprenditorialità femminile.

La partecipazione al Comitato è a titolo gratuito, non sono previsti compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese e altri emolumenti comunque denominati ai suoi partecipanti.

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La Commissione europea ha deciso di prorogare, fino al 31 dicembre 2021, il quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato adottato il 19 marzo 2020 per sostenere l'economia nel contesto della pandemia di COVID-19.

La Commissione ha inoltre deciso di ampliarne il campo di applicazione, aumentando i massimali in esso stabiliti e consentendo la conversione di alcuni strumenti rimborsabili in sovvenzioni dirette fino alla fine del prossimo anno.

Proroga del quadro temporaneo

La Commissione esamina costantemente la necessità di adeguare ulteriormente il quadro temporaneo. La scadenza del quadro temporaneo era stata fissata al 30 giugno 2021, fatta eccezione per le misure di ricapitalizzazione che potevano essere concesse fino al 30 settembre 2021. Alla luce del protrarsi e dell'evoluzione della pandemia di COVID-19, la modifica odierna proroga, fino al 31 dicembre 2021, tutte le misure previste nel quadro temporaneo, comprese le misure di ricapitalizzazione.

Aumento dei massimali di aiuto

Tenuto conto della persistente incertezza economica e della proroga delle misure nazionali volte a limitare l'attività economica al fine di contrastare la diffusione del virus, la modifica odierna aumenta anche i massimali stabiliti nel quadro temporaneo per alcune misure di sostegno:

  • per quanto riguarda gli aiuti di importo limitato concessi nell'ambito del quadro temporaneo, i massimali precedenti per impresa sono più che raddoppiati (tenendo conto della disponibilità degli aiuti "de minimis"). I nuovi massimali sono di 225.000 EUR per impresa operante nella produzione primaria di prodotti agricoli (in precedenza 100 000 EUR), 270.000 EUR per impresa operante nel settore della pesca e dell'acquacoltura (in precedenza 120.000 EUR) e 1,8 milioni di EUR per le imprese in tutti gli altri settori (in precedenza 800.000 EUR). Come in precedenza, tali aiuti possono essere combinati con aiuti "de minimis" fino a 200.000 EUR per impresa (fino a 30.000 EUR per impresa operante nel settore della pesca e dell'acquacoltura e fino a 25.000 EUR per impresa operante nel settore agricolo) nell'arco di tre esercizi finanziari, a condizione che siano rispettati i requisiti delle relative norme "de minimis".
  • Per le imprese particolarmente colpite dalla crisi della COVID-19, con perdite di fatturato pari ad almeno il 30% nel periodo ammissibile rispetto allo stesso periodo del 2019, lo Stato può contribuire alla parte dei costi fissi sostenuti che non sono coperti dalle entrate, per un importo fino a 10 milioni di EUR per impresa (in precedenza 3 milioni di EUR).

Conversione degli strumenti rimborsabili in sovvenzioni dirette

La Commissione darà inoltre agli Stati membri la possibilità di convertire, fino al 31 dicembre 2022, gli strumenti rimborsabili concessi nell'ambito del quadro (le garanzie, i prestiti o gli anticipi rimborsabili) in altre forme di aiuto, quali le sovvenzioni dirette, a condizione che siano rispettate le condizioni del quadro temporaneo. In linea di principio, la conversione non può superare i nuovi massimali previsti per gli aiuti di importo limitato (225.000 EUR per impresa operante nella produzione primaria di prodotti agricoli, 270.000 EUR per impresa operante nel settore della pesca e dell'acquacoltura e 1,8 milioni di EUR per le imprese in tutti gli altri settori). L'obiettivo è incentivare gli Stati membri a scegliere, in primo luogo, strumenti rimborsabili come forma di aiuto.

Estensione dell'esclusione temporanea di tutti i paesi dall'elenco dei paesi "con rischi assicurabili sul mercato" ai sensi della comunicazione sull'assicurazione del credito all'esportazione a breve termine

Infine, in considerazione della persistente mancanza generale di capacità private sufficienti per coprire tutti i rischi economicamente giustificabili per le esportazioni verso paesi che figurano nell'elenco dei paesi con rischi assicurabili sul mercato, la modifica prevede una proroga fino al 31 dicembre 2021 (attualmente fino al 30 giugno 2021) dell'esclusione temporanea di tutti i paesi dall'elenco dei paesi "con rischi assicurabili sul mercato" ai sensi della comunicazione sull'assicurazione del credito all'esportazione a breve termine.

Contesto del quadro temporaneo e attività in corso a sostegno del dispositivo per la ripresa e la resilienza

Il 19 marzo 2020 la Commissione ha adottato un nuovo quadro temporaneo per gli aiuti di Stato al fine di sostenere l'economia nel contesto dell'emergenza del coronavirus, basato sull'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Il quadro temporaneo è stato modificato una prima volta il 3 aprile 2020 per aumentare le possibilità di sostegno pubblico alla ricerca, alla sperimentazione e alla produzione di prodotti utili a combattere la pandemia di coronavirus, salvaguardare posti di lavoro e sostenere ulteriormente l'economia. È stato ulteriormente modificato l'8 maggio 2020 per consentire misure di ricapitalizzazione e debito subordinato e il 29 giugno 2020 per potenziare il sostegno alle microimprese, alle piccole imprese e alle start-up e per incentivare gli investimenti privati. Il 13 ottobre 2020 la Commissione ha adottato una quarta modifica per prorogare il quadro temporaneo e per autorizzare gli aiuti volti a coprire una parte dei costi fissi scoperti sostenuti dalle imprese colpite dalla crisi.

Il quadro temporaneo riconosce che l'intera economia dell'UE sta attraversando una grave crisi e consente agli Stati membri di utilizzare la piena flessibilità prevista dalle norme in materia di aiuti di Stato per sostenere l'economia, limitando nel contempo le conseguenze negative per la parità di condizioni nel mercato unico.

Inoltre, con il passaggio dell'Europa dalla gestione della crisi alla ripresa economica, il controllo degli aiuti di Stato accompagnerà e faciliterà l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza. In tale contesto, il 21 dicembre 2020 la Commissione ha pubblicato una serie di modelli di orientamento in materia di aiuti di Stato che coprono diversi tipi di progetti di investimento in linea con le "iniziative faro europee" della strategia annuale di crescita sostenibile 2021 della Commissione. Questi modelli sono intesi ad aiutare gli Stati membri a elaborare i loro piani nazionali di ripresa in conformità delle norme UE in materia di aiuti di Stato. La Commissione valuterà in via prioritaria tutte le notifiche di aiuti di Stato ricevute dagli Stati membri nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza.

Inoltre, gli Stati membri che intendono modificare le misure di aiuto esistenti al fine di prorogarne la durata fino al 31 dicembre 2021, aumentare la loro dotazione di bilancio o allinearle al quadro temporaneo, quale modificato oggi (compresi i massimali di aiuto più elevati per impresa), possono notificare tali modifiche in una notifica in blocco, la quale consentirà di ridurre l'onere amministrativo per gli Stati membri.

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Le Startup Innovative sono società di capitali che hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente "lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico".

Dal 20 Luglio 2016 per costituire una startup innovativa in forma di società a responsabilità limitata i contraenti possono redigere un atto pubblico e firmarlo digitalmente in conformità al modello standard tipizzato.

La Camera di Commercio supporta gli imprenditori nella stesura di Atto e Statuto, verificando la correttezza di quanto dichiarato e assolvendo ai successivi adempimenti obbligatori per loro conto, secondo quanto stabilito dall’art. 25 del CAD.

 

Per completare la procedura assicurati di avere: 

  1. la PEC riferibile unicamente alla tua nuova impresa (se non sei in possesso della PEC, ecco l' elenco dei pubblici gestori)
  2. la FIRMA DIGITALE di tutti i sottoscrittori (se non sei in possesso di tutte le Firme Digitali, consulta l’ elenco dei certificatori attivi oppure richiedi la CNS in Camera)

Attraverso il sito di infocamere è possibile avviare in tempo reale la compilazione del modello costituzione startup in forma di S.R.L. in maniera molto semplice ed esaustiva. Dopo aver compilato Atto e Statuto, ti verranno richieste ulteriori informazioni obbligatorie: in particolare i riferimenti per contattarti.

PERCHE’ VERRAI CONTATTATO?
Dopo aver inviato i dati verrai contattato dalla Camera di Commercio per:

  • sistemare eventuali imperfezioni su quanto inviato
  • procedere con la firma dei documenti in Camera di Commercio; se hai dei soci, al momento della firma dovrete essere tutti presenti affinchè la Camera possa attestare la vostra capacità di agire

COSA FARAI IN CAMERA?

  • potrai ottenere la Firma digitale/CNS per la tua impresa, che ti sarà utile per avere sempre a disposizione i tuoi documenti ufficiali aggiornati (Visura, Atto, Statuto)
  • firmerai digitalmente:
    • l’atto e lo statuto della tua nuova impresa
    • la dichiarazione dei requisiti di startup
    • eventuali altri allegati, in base alle caratteristiche della tua startup 
    • l’eventuale incarico al funzionario camerale che si occuperà per tuo conto dell’invio della pratica
    • il questionario per le verifiche antiriciclaggio
  • pagherai l'imposta per la registrazione degli atti all’Agenzia delle Entrate (200,00 euro) con la possibilità di usare lo strumento di pagamento che preferisci; il versamento sarà effettuato per tuo conto dalla Camera di Commercio.

RICORDATI DI PORTARE CON TE
Documento di identità in originale, Codice Fiscale, dispositivo di Firma Digitale ed eventuali altri documenti che ti verranno indicati dalla tua Camera di Commercio.
PER TUO CONTO LA CAMERA

  • registrerà fiscalmente gli atti all’Agenzia delle Entrate
  • compilerà e invierà la pratica di Comunicazione Unica per richiedere l’attribuzione del codice fiscale e l’iscrizione al registro imprese

A FINE PROCEDURA RICEVERAI VIA PEC:

  • la ricevuta del protocollo che attesta la presa in carico della pratica da parte del Registro Imprese, riportante anche il nr. identificativo
  • la visura dell’impresa, che riporta anche la data diiscrizione alla sezione speciale (generalmente entro 24 ore dalla data di protocollo)

La settimana successiva all’iscrizione in sezione speciale, la tua nuova impresa sarà automaticamente presente nell’home-page di questo sito.
Se lo vorrai potrai farti conoscere in Italia e all’estero completando il tuo profilo con le informazioni riguardanti il tuo modello di business.

fonte: http://startup.infocamere.it/

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Dal 2018 è stato istituito un credito d’imposta per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali in relazione agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali. Per beneficiare dell’agevolazione è necessario che l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari realizzati superi almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi d’informazione nell’anno precedente. 

Il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati ed è concesso nei limiti massimi degli stanziamenti annualmente previsti e nei limiti dei regolamenti dell'Unione europea in materia di aiuti "de minimis”.

Il decreto Rilancio (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) ha previsto, per il solo anno 2020, che il credito d’imposta sia concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati, sempre nel rispetto dei limiti dei regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti “de minimis”.

Pertanto, per gli investimenti effettuati nel 2020, è venuto meno il presupposto dell’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario rispetto all'investimento dell’anno precedente, quale requisito per l’accesso all'agevolazione. Il beneficio è stato esteso anche agli investimenti sulle emittenti televisive nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.

Anche per il biennio 2021-2022 il bonus pubblicità sarà concesso nella misura unica del 50% del valore assoluto degli investimenti pubblicitari effettuati. Viene confermata e prorogata la disciplina speciale prevista dal decreto Cura Italia e dal decreto Rilancio. E’ quanto previsto dalla legge di Bilancio 2021 per sostenere il settore dell’editoria nell’attuale periodo di emergenza da Covid-19. L'agevolazione, prevista a favore di imprese, lavoratori autonomi e enti non commerciali, sarà concessa entro il limite massimo di 50 milioni di euro per ciascuno anno. L'incentivo potrà essere richiesto all'Agenzia delle Entrate, una volta stabiliti i termini per la presentazione delle domande.


 

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L’incentivo Smart Money ha l’obiettivo di facilitare l’incontro tra startup innovative e la rete degli incubatori e degli altri soggetti abilitati per rafforzare la presenza delle startup in Italia e supportare le potenzialità delle imprese innovative in difficoltà nell’affrontare l’emergenza epidemiologica da COV1D-19.

In poche parole, cosa finanzia?

Smart money prevede due forme di intervento a sostegno delle startup innovative:
  1. Contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi forniti dalla rete di incubatori, acceleratori e altri enti abilitati. Per ottenere l’agevolazione, le imprese dovranno presentare dei progetti di sviluppo che: 
    • contengano una soluzione innovativa da proporre sul mercato, con un modello di business scalabile, da sviluppare nei dettagli operativi in una fase successiva
    • puntino sul valore delle competenze tecnologiche e manageriali all’interno dell’impresa, attraverso i soci e/o il team proposto, o con professionalità da reperire sul mercato
    • siano nella fase di individuazione del mercato o siano vicini alla fase di test di mercato, con lo sviluppo di un prototipo (Minimum Viable Product) o con la prima sperimentazione del prodotto o servizio per misurare il gradimento dei potenziali clienti e/o investitori. 
I progetti dovranno prevedere piani di attività da realizzare in almeno 12 mesi ed evidenziare che l’utilizzo dei servizi specialistici sia diretto ad accelerare lo sviluppo di uno specifico progetto. N.B.:  Per presentare domanda di agevolazione, bisogna essere in possesso di un pre-accordo o un contratto che evidenzi il coinvolgimento di un ente abilitato nello sviluppo del progetto presentato. 
servizi ammissibili possono riguardare: 
  • la consulenza organizzativa, operativa e strategica per lo sviluppo e la realizzazione del progetto
  • la gestione della proprietà intellettuale
  • il supporto nell’autovalutazione della maturità digitale
  • lo sviluppo e lo scouting di tecnologie
  • la prototipazione, ad esclusione del prototipo funzionale
  • i lavori preparatori per campagne di crowfunding 
Sono inoltre ammissibili i servizi di incubazione come l’affitto dello spazio fisico e i servizi accessori di connessione e le attività di networking, se direttamente collegati ai servizi indicati nell’elenco.N.B. : Si può presentare domanda per le spese da sostenere dopo la domanda di agevolazione e nei 18 mesi successivi all’ammissione. L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto per un importo massimo di 10.000 euro che può coprire fino all’80% delle spese ammissibili.Il contributo è riconosciuto ai sensi del “de minimis” e nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento (UE) n. 1407/2013, ai sensi del quale l’aiuto massimo concedibile per ciascuna “impresa unica” non può superare l’importo di 200.000 euro in tre anni. 
  1. Investimenti nel capitale di rischio delle start-up innovative
Smart money prevede una seconda forma di sostegno per le startup innovative che completeranno il piano di attività ammesso con la linea di intervento 1. Le startup possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto se hanno ricevuto capitali di rischio da parte di enti abilitati, investitori qualificati o business angels per finanziare i loro piani di sviluppo. Per ottenere il contributo collegato all’investimento, l’operazione deve essere in equity, di importo superiore a 10.000 euronon raggiungere la quota di maggioranza nel capitale sociale e garantire una permanenza per almeno 18 mesi. E la raccolta fondi deve essere avvenuta senza l’intermediazione di piattaforme di equity crowdfunding. Per questa linea di intervento è previsto un contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio, nel limite complessivo di 30.000 euro.

A chi si rivolge?

Possono presentare domanda di agevolazione le startup innovative costituite da meno di 24 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. Devono avere sede in Italia, essere di piccole dimensioni e trovarsi in una delle seguenti fasi: avviamento dell’attività, sperimentazione dell’idea d’impresa (pre-seed) o nella fase di test del mercato finale per misurare l’interesse per il prodotto/servizio (seed).Anche le persone fisiche possono richiedere i finanziamenti, a condizione che costituiscano la società entro 30 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni.

Chi sono gli enti abilitati a fornire servizi?

Le startup innovative possono chiedere il finanziamento per l’acquisto dei servizi forniti dai seguenti enti:
  • incubatori certificati e acceleratori
  • innovation hub, i poli di innovazione che aiutano le imprese nella trasformazione digitale e ad accedere all’ecosistema dell’innovazione a livello regionale, nazionale ed europeo
  • organismi di ricerca.
Per l’attività di rafforzamento patrimoniale con operazioni di investimento nel capitale delle startup sono abilitati anche business angels e investitori qualificati.
 
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