PIA TURISMO
pia turismo

Aprile 2, 2024

Il PIA TURISMO della Regione Puglia concede agevolazioni alle GRANDI imprese e alle Piccole e Medie imprese e prevede l’ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di immobili destinati o da destinarsi alle attività turistico-alberghiere per lo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali del territorio.

Il PIA TURISMO intende sostenere gli investimenti con le seguenti finalità:

  • l’INNALZAMENTO degli standard qualitativi dell’offerta e l’AMPLIAMENTO ed il MIGLIORAMENTO dei servizi in chiave ecologica e green che impattino sul territorio in maniera non aggressiva;
  • la DIGITALIZZAZIONE delle imprese che operano nel comparto turistico per potenziarne il livello di COMPETITIVITA’ e diffondere e sostenere l’evoluzione dell’INDUSTRIA TURISTICA 4.0, favorendo la nascita di nuovi servizi culturali e turistici digitali e la creazione di elementi innovativi per l’ecosistema del turismo in Puglia;
  • la FORMAZIONE degli operatori al fine di promuovere MODELLI INNOVATIVI di ORGANIZZAZIONE del LAVORO per sviluppare le competenze, digitali e non, degli operatori del settore attraverso percorsi formativi qualificati;
  • un “NUOVO ASSOCIAZIONISMO” (partnership) tra le strutture alberghiere, abbandonando l’attitudine alla frammentazione e ragionando piuttosto su modelli operativi che sfruttano sinergie e considerano quale fattore di innovazione, di crescita e di sviluppo la concentrazione delle azioni ed il “FARE SISTEMA”, anche attraverso la RETE DI IMPRESA;
  • il SOSTEGNO e la QUALIFICAZIONE dell’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile.

QUALCHE INFO GENERALE? L’ING. MINGOLLA ANDREA IN QUESTO VIDEO TI FORNISCE LE PRIME INDICAZIONI, MA PER APPROFONDIRE CONTINUA A LEGGERE

Ogni progetto oggetto di agevolazione secondo il PIA TURISMO DOVRA’ INTEGRARE OBBLIGATORIAMENTE:

programmi di miglioramento dei servizi e
di destagionalizzazione;
coninvestimenti di carattere digitale, tecnologico,
energetico e di gestione ottimale dei rifiuti

Le imprese beneficiarie del PIA TURISMO dovranno obbligatoriamente provvedere all’iscrizione al portale nazionale (www.italia.it) ed al portale regionale (dms.puglia.it) e contribuire al popolamento dei dati raccolti su osservatorio.dms.puglia.it ed analizzati dall’A.Re.T Puglia Promozione e al monitoraggio dei livelli di soddisfazione degli utenti delle strutture/servizi offerti.

In coerenza con la “Strategia regionale per la specializzazione intelligente” (Smart Puglia 2030), le iniziative proposte al PIA TURISMO devono essere riconducibili a quattro driver “trasversali” che determinano sfide e opportunità per tutte le filiere:

  • la sostenibilità ambientale e l’economia circolare;
  • le tecnologie dell’informazione per l’industria e la società;
  • le scienze della vita e le tecnologie per la salute;
  • la crescita blu e l’economia del mare.

Le filiere dell’innovazione sono individuate in Industrie culturali, creative e del turismo Aree di Innovazione:

  • Fruizione eventi culturali;
  • Gestione intelligente dei beni culturali;
  • Turismo intelligente e sostenibile;
  • Sviluppo di nuovi contenuti e servizi innovativi connessi.

Le istanze alla fase di accesso al PIA TURISMO possono essere presentate a partire dal 30 aprile 2024. Le risorse complessive disponibili inizialmente destinate all’agevolazione dei progetti a valere sul PIA TURISMO ammontano a 30 milioni di euro e nel tempo potranno essere implementate con ulteriori finanziamenti, eventualmente anche rivenienti dal Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC).

ATTENZIONE: con riferimento alle grandi imprese, gli investimenti produttivi e gli investimenti a favore della tutela ambientale non sono al momento candidabili. La Regione Puglia si riserva di attivarne la finanziabilità in presenza di altre risorse diverse dai Fondi SIE.


Possono presentare istanza di agevolazioni previste dal PIA TURISMO:

  • imprese di grandi dimensioni che alla data di presentazione della domanda abbiano già approvato almeno due bilanci;
  • imprese di medie dimensione che alla data di presentazione della domanda abbiano già approvato almeno due bilanci;
  • piccole imprese con un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione;

  • le grandi e le medie imprese non attive se controllate rispettivamente da impresa di grande o di media dimensione che abbia approvato almeno due bilanci alla data di presentazione della domanda, che assume la responsabilità del Programma Integrato di Agevolazione Turismo;
  • piccole imprese non attive se controllate da una piccola impresa che alla data di presentazione della domanda abbia registrato un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione, che assume la responsabilità del Programma Integrato di Agevolazione Turismo;

  • grandi e medie imprese attive che non abbiano approvato almeno due bilanci alla data di presentazione della domanda se controllate rispettivamente da impresa di grande o di media dimensione che abbia approvato almeno due bilanci alla data di presentazione della domanda, che assume la responsabilità del Programma Integrato di Agevolazione Turismo;
  • piccole imprese attive se controllate da piccola impresa che alla data di presentazione della domanda abbia registrato un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione, che assume la responsabilità del Programma Integrato di Agevolazione Turismo;

  • imprese che non abbiano registrato un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione ma che abbiano sottoscritto accordi commerciali con importanti brand nazionali e/o internazionali che gestiscono strutture da 4 stelle in su;

  • come strumento di aggregazione possono presentare istanze di agevolazioni sia costituiti sotto forma di CONSORZIO sia sotto forma di RETE DI IMPRESA – Rete-soggetto (soggetto dotato di personalità giuridica autonoma).

NOTE SULLA FUNZIONALITA’ DELLA RETE DI IMPRESE: è in grado di adottare interessanti soluzioni per la differenziazione o per il potenziamento del proprio modello di business, ponendo a fattor comune la diversità e la complementarietà delle imprese retiste/consorziate, ciascuna con le proprie caratteristiche di offerta, servizi e capacità. La rete soggetto può “accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato”, sviluppando i processi di internazionalizzazione e di innovazione del sistema imprenditoriale turistico, coordinando e incrementando anche l’utilizzo di strumenti di promozione, di lancio ed organizzazione di iniziative di ricettività turistica e di eventi artistici, culturali, sportivi, gastronomici e religiosi.


Le iniziative agevolabili con il presente Avviso devono essere riferite a unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia.

L’impresa decade dal beneficio dell’aiuto se questa o altra impresa con la quale vi sia rapporto di controllo o collegamento “DELOCALIZZA” nei 5 anni successivi alla data di completamento dell’investimento per le Grandi imprese e nei 3 anni successivi per le PMI. Per data di completamento dell’investimento si intende la data relativa all’ultimo titolo di spesa ammissibile.

Le imprese beneficiarie degli aiuti si IMPEGNANO al MANTENIMENTO dei LIVELLI OCCUPAZIONALI conteggiate nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda e presenti nel territorio della Regione Puglia e al loro incremento presso le unità locali oggetto di agevolazione, anche con particolare attenzione all’occupazione femminile. Tale obbligo è assunto per l’anno a regime e i successivi tre anni.


Il Programma Integrato di Agevolazione Turismo, rivolto alle grandi, medie e piccole imprese, deve essere costituito da:

INVESTIMENTI PRODUTTIVI alla realizzazione di:

  1. nuove attività alberghiere di cui all’art. 3 della legge regionale n. 11/99, attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività ricettive; le agevolazioni possono essere concesse limitatamente alle opere già autorizzate e, pertanto, non comprendono le opere per eventuali ampliamenti. Questa tipologia di investimento può prevedere anche la realizzazione di “servizi funzionali”, nel rispetto della normativa vigente, strettamente collegati alla struttura alberghiera, che migliorano la qualità complessiva del servizio offerto.
  2. ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture alberghiere esistenti di cui all’art. 3 della legge regionale n. 11/99, al fine dell’innalzamento degli standard di qualità e/o della classificazione;
  3. realizzazione di strutture alberghiere di cui all’art. 3 della legge regionale n. 11/99, aventi capacità ricettiva non inferiore a n. 7 camere, attraverso lavori di manutenzione straordinaria e/o consolidamento ed il restauro e risanamento conservativo di immobili che presentano interesse artistico e storico per i quali, alla data di presentazione dell’istanza di accesso, sia intervenuta la dichiarazione di cui all’art. 13 del D. Lgs. n. 42 del 22/01/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio);
  4. manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni al fine della trasformazione dell’immobile in strutture alberghiere di cui all’art. 3 della legge regionale n. 11/99, aventi capacità ricettiva non inferiore a n. 7 camere;
  5. recupero e riqualificazione di edifici abbandonati e/o necessitanti di opere di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia di cui all’art. 3 del DPR 6 giugno 2001, n. 380 “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” e s.m.e i., nonché interventi di ristrutturazione edilizia di cui all’art. 3 comma 1 lett. d del medesimo D.P.R. 380/2001, in cui gli incrementi volumetrici eventualmente previsti siano realizzati in conformità alle disposizioni della Legge Regionale 19 dicembre 2023, n. 36 “Disciplina regionale degli interventi di ristrutturazione edilizia ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia) e disposizioni diverse”, da destinare alla realizzazione di strutture turistico – alberghiere di cui all’art. 3 della legge regionale n. 11/99, ostelli nonché strutture congressuali, sportive, culturali e/o ricreative;
  6. strutture, impianti o interventi attraverso i quali viene migliorata l’offerta turistica territoriale con l’obiettivo di favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici.

Le strutture alberghiere indentificate nei precedenti punti 2), 3) e 4) possono essere realizzate anche nella forma della ricettività diffusa disciplinata dal Regolamento Regionale 22 marzo 2012, n. 6.

Gli investimenti devono obbligatoriamente conseguire il livello 2 del sistema di certificazione di sostenibilità per edifici non residenziali di cui alla L.R. 13/2008 (Protocollo ITACA Puglia 2017 – Edifici non residenziali – allegato A alla D.G.R. n. 1147 dell’11/07/2017, pubblicata sul BURP n. 89 del 25/07/2017 e s.m.i.) ed ottenere l’attestato di prestazione energetica con almeno classe B e una prestazione energetica del fabbricato in estate di livello almeno medio.

Ogni progetto oggetto di agevolazione (PIA TURISMO) agli INVESTIMENTI PRODUTTIVI dovrà obbligatoriamente integrare PROGRAMMI DI DIGITALIZZAZIONE ED INVESTIMENTI DI CARATTERE DIGITALE E TECNOLOGICO, attraverso almeno uno dei seguenti interventi:

INTERVENTO – 1
progetti di innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese turistiche
INTERVENTO – 2
progetti formativi volti alla qualificazione delle competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green
OBBLIGO

Il progetto oggetto di agevolazione (PIA TURISMO) potrà comprendere, inoltre, esclusivamente per le PMI, anche:

(A)
programmi di tutela ambientale (per tutte le
dimensioni di impresa)
(B)
programmi di consulenze specialistiche, inclusa l’Internazionalizzazione (SOLO PMI)
(C)
spese per la partecipazione a fiere (SOLO PMI)
OBBLIGO

Il Programma Integrato di Agevolazioni Turismo (PIA TURISMO) può essere rappresentato da un progetto coordinato ed integrato volto ad incrementare i flussi turistici, anche internazionali, ampliando il business di ogni singolo partecipante alla rete, che si impegna a condividere un prodotto turistico rinnovato, esperienziale ed integrato, anche attraverso la figura di un Temporary Manager, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

investimenti digitali indicati in (I-1 ed I-2) a titolo esemplificativo ma non esaustivo, tesi allo sviluppo ed implementazione di app e strumenti di servizi digitali di prenotazione o piattaforme digitali di tour operating, che promuova l’offerta turistica territoriale, sia in ottica di prodotto che di organizzazione territoriale, con database allargati e profilati, prenotazioni interattive, soggiorni itineranti di tipo tematico, salutistico, esperienziale, personalizzato o differenziato a seconda delle esigenze del singolo viaggiatore in un medesimo nucleo familiare o gruppopercorsi formativi (I-2) di alta formazione, al fine di agevolare per le imprese retiste/consorziate l’aggiornamento e la qualificazione del personalepacchetti multifunzione (B e C) che riguardano servizi specialistici inclusa l’Internazionalizzazione e la partecipazione a fiere.

OBBLIGO: la rete soggetto dovrà essere costituita da almeno 5 imprese retiste/consorziate.

OBBLIGO DNSH: non sono finanziabili i progetti che risultino violare il principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali impegnandosi a tramettere, in fase di rendicontazione e monitoraggio del progetto, le informazioni e la documentazione che sarà richiesta dall’Amministrazione.


I Programmi Integrati di Agevolazione Turismo (PIA TURISMO) devono riguardare programmi di investimento di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 5 milioni di euro e 40 milioni di euro. I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato.

INVESTIMENTI
INNOVAZIONE
PMI
INVESTIMENTI INNOVAZIONE DEI PROCESSI ED ORGANIZZATIVIINVESTIMENTI FORMAZIONEINVESTIMENTI TUTELA AMBIENTALESERVIZI CONSULENZA ED INTERNAZIONALIZZAZIONEINVESTIMENTI RETE O CONSORZIO
PMI < 2 M€PMI < 2 M€GRANDI IMPRESE < 4 M€

PMI < 2 M€
GRANDI IMPRESA < 10 M€

PMI < 5 M€
PMI Servizi consulenza internazional.ne
< 500 K€

PMI per partecipazione alle fiere < 500K€
compresi tra 2 M€ e 5 M€
entità di spese agevolabili

INVESTIMENTI PRODUTTIVIINNOVAZIONE PMIINNOVAZIONE PROCESSI E ORGANIZZ.NEAIUTI FORMAZIONEEFFICIENZA ENERGETICAENERGIA DA FONTI RINNOVABIL, IDROGENO, COGENER.NESERVIZI CONSULENZA
GI30%50%50%50%45%45%
MI40%50%50%60%55%55%50%
PI50%50%50%70%65%65%50%
premialità per tutte le dimensioni di impresa+10%+10% – GI/MI se lavoratori svantaggiati o con disabilità

Tabelle riportante l’elenco delle premialità previste dal PIA TURISMO


PROGRAMMI DI INVESTIMENTO PRODUTTIVI

Sono ammissibili all’agevolazione previste dal PIA TURISMO le spese sostenute nell’arco di durata del progetto e strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi.

Gli Investimenti Produttivi, previsti nel PIA TURISMO, riguardano un “investimento inziale” che consiste in un investimento in capitale fisso e immateriale nell’ottica della sostenibilità ambientale, tecnologicamente innovativo, fondato sulla digitalizzazione e sull’ampliamento ed innalzamento degli standard qualitativi dei servizi offerti.

Con riferimento alle grandi imprese, gli investimenti produttivi non sono al momento candidabili; la Regione Puglia si riserva di attivarne la finanziabilità in presenza di altre risorse diverse dai Fondi SIE.

Si segnala che non sono ammissibili i beni facilmente deperibili quali, a titolo meramente esemplificativo, biancheria da tavola, biancheria da bagno, biancheria da letto, stoviglie e utensili per cucina.

IN BREVE i costi ammissibili al PIA TURISMO sono i seguenti:

  • costi di investimento in attività materiali (capitale fisso) e immateriali;

o

  • i costi salariali stimati dell’occupazione creata a seguito di un investimento iniziale, calcolati su due anni

oppure

una combinazione di una parte dei costi di cui alle lettere a) e b), ma non superiore all’importo di cui alla lettera a) o b), se superiore.

Esempio: 300.000 € investimenti produttivi di cui 200.000 € costi in opere murarie, attrezzature e 100.000 € costi salariali per due anni. Se l’impresa decidesse di chiedere le agevolazioni su entrambi le categorie di spese (300.000€) la base di calcolo delle agevolazioni diventa 200.000 € (max tra i due importi di spesa) e decidere l’ammontare di spesa da destinare a costi per investimenti in opere murarie ed attrezzature (ad esempio 100.000 €) e spese in costi salariali (100.000€)

  • spese relative a studi preliminari di fattibilità nel limite del 1,5% dell’importo complessivo delle spese ammissibili. (Per “studio di fattibilità” si intende la valutazione e l’analisi del potenziale di un progetto, finalizzate a sostenere il processo decisionale individuando in modo obiettivo e razionale i suoi punti di forza e di debolezza, le opportunità e i rischi, nonché a individuare le risorse necessarie per l’attuazione del progetto e, in ultima analisi, le sue prospettive di successo);
  • acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento produttivo; per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%;
  • le spese per progettazioni e direzione lavori sono finanziabili nel limite del 6% delle spese in opere murarie ed assimilabili;
  • acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  • acquisto di brevetti, licenze, know how e conoscenze tecniche non brevettate, nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma.

I soggetti beneficiari delle agevolazioni relative all’Investimento Produttivo sono obbligati ad apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili, o attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico e sono tenuti all’obbligo del mantenimento dei beni agevolati nelle Immobilizzazioni del beneficiario per almeno cinque anni per le grandi imprese e tre anni per le PMI dalla data di completamento dell’investimento.

PROGETTI DI INNOVAZIONE DAL PIA TURISMO

I servizi riguarderanno, a titolo non esaustivo, l’implementazione di infrastrutture digitali, modelli di intelligenza artificiale di analisi dei dati e profilazione di utenti, servizi digitali di innovazione turistica avanzata, sviluppo ed implementazione di sistemi avanzati di monitoraggio dei dati, della soddisfazione degli utenti e delle esigenze specifiche, anche di particolari target (disabili, anziani, soggetti fragili) e o di nicchia; servizi digitali di recruitment allargato e di matching di professionalità del settore turistico; sicurezza informatica delle transazioni e della gestione di dati; applicazioni di assistenti virtuali e chatbot, ideazione di strumenti digitali e multicanale di servizi digitali funzionali alla “tourist experience”

INNOVAZIONE PMI PREVISTE DAL PIA TURISMO

I programmi di Innovazione di cui al presente paragrafo riguardano le seguenti spese:

  • i costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali;
  • i costi di messa a disposizione di «personale altamente qualificato» da parte di un organismo di ricerca e diffusione della conoscenza o di una grande impresa che svolga attività di ricerca, sviluppo e innovazione in una funzione di nuova creazione nell’ambito dell’impresa beneficiaria e non sostituisca altro personale;
  • i costi per i servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione, compresi i servizi forniti da organizzazioni di ricerca e diffusione delle conoscenze, infrastrutture di ricerca, infrastrutture di prova e sperimentazione o poli di innovazione.

PER ESSERE ESAUSTIVI SI FORNISCONO DUE DEFINIZIONI:

Per “servizi di consulenza in materia di innovazione” si intende: consulenza, assistenza e formazione in materia di trasferimento delle conoscenze, acquisizione, protezione e sfruttamento di attivi immateriali o in materia di utilizzo delle norme e dei regolamenti che li contemplano, nonché consulenza, assistenza o formazione sull’introduzione o l’utilizzo di tecnologie e soluzioni innovative (comprese le tecnologie e le soluzioni digitali)Per “servizi di sostegno all’innovazione” si intende: la fornitura di locali ad uso ufficio, banche dati, servizi cloud e di conservazione dei dati, biblioteche, ricerche di mercato, laboratori, sistemi di etichettatura della qualità, prove, sperimentazione e certificazione o altri servizi pertinenti, compresi i servizi forniti da organismi di ricerca e di diffusione delle conoscenze, infrastrutture di ricerca, infrastrutture di prova e di sperimentazione o poli di innovazione, al fine di sviluppare prodotti, processi o servizi più efficienti o tecnologicamente avanzati, compresa l’attuazione di tecnologie e soluzioni digitali innovative (comprese le tecnologie e le soluzioni digitali).

INNOVAZIONE DEI PROCESSI E DELL’ORGANIZZAZIONE solo PMI PREVISTE DAL PIA TURISMO

Nell’ambito di questi programmi sono ammissibili, limitatamente alle PMI, esclusivamente i costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato.

Per “innovazione dell’organizzazione” si intende: la realizzazione di un nuovo metodo organizzativo a livello dell’impresa (a livello di gruppo nel SEE), nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne dell’impresa, ad esempio attraverso l’uso di tecnologie digitali nuove o innovative. Sono esclusi da questa definizione i cambiamenti che si basano su metodi organizzativi già utilizzati nell’impresa, cambiamenti nella strategia di gestione, fusioni e acquisizioni, la cessazione dell’utilizzazione di un processo, la mera sostituzione o estensione di beni strumentali, cambiamenti derivanti unicamente da variazioni del prezzo dei fattori, la produzione personalizzata, l’adattamento ai mercati locali, modifiche periodiche o stagionali e altri cambiamenti ciclici nonché il commercio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati;Per “innovazione di processo” si intende: l’applicazione di un metodo di produzione o di distribuzione nuovo o sensibilmente migliorato (inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software), a livello di impresa (a livello di gruppo nel SEE), ad esempio attraverso l’uso di tecnologie o soluzioni digitali nuove o innovative. Sono esclusi da questa definizione i cambiamenti o i miglioramenti minori, la cessazione dell’utilizzazione di un processo/servizio, la mera sostituzione o estensione di beni strumentali, i cambiamenti derivanti unicamente da variazioni del prezzo dei fattori, la produzione personalizzata, l’adattamento ai mercati locali, le modifiche periodiche o stagionali e altri cambiamenti ciclici nonché il commercio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati.

INTERVENTI FORMATIVI PREVISTI DAL PIA TURISMO

La misura PIA TURISMO ammette gli interventi formativi i quali sono particolarmente efficaci per la creazione di un contesto idoneo a favorire l’innovazione e la transizione verso i temi di sviluppo e crescita aziendale, per i quali il capitale umano è elemento cruciale, da valorizzare, qualificare e specializzare. Risulta strategico, infatti, aumentare le performance aziendali attraverso una migliore gestione e un potenziamento delle professionalità, delle nuove competenze e dei nuovi ruoli per pervenire ad elevati standard di qualità.

I destinatari della formazione possono essere esclusivamente gli imprenditori che ricoprono ruoli operativi all’interno dell’impresa ed i lavoratori con rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato ed indeterminato, iscritti al libro unico del lavoro dell’impresa e occupati in una unità locale ubicata sul territorio regionale. Sono esclusi dagli interventi agevolabili al PIA TURISMO gli apprendisti e i lavoratori con contratto di somministrazione.

Le attività formative ammissibili devono essere realizzate autonomamente dall’impresa proponente o in collaborazione con gli Organismi inseriti nell’Elenco Regionale degli Organismi accreditati ex art 25 L.R. n. 15/2002.

L’impresa proponente potrà proporre un Piano Formativo che deve interessare un numero minimo di 5 addetti e ciascuna azione formativa di cui si compone il piano non potrà avere un numero di partecipanti superiore a n. 18 unità, fermi restando i limiti di capienza per ciascuna aula previsti dalla normativa vigente.

Il Piano Formativo può prevedere la presentazione delle seguenti tipologie di piani funzionali alle esigenze formative pertinenti al progetto proposto:

  • tipologia a) piani formativi di aggiornamento delle competenze professionali;
  • tipologia b) piani formativi di riqualificazione dei lavoratori delle imprese a seguito di mutamenti di mansioni previste dall’art. 2103 codice civile;
  • tipologia c) piani formativi di aggiornamento e/o di riqualificazione dei lavoratori delle imprese a seguito di nuovi investimenti e/o nuovi insediamenti produttivi e/o programmi di riconversione produttiva.

E’ ammissibile al PIA TURISMO anche il ricorso alla modalità di Formazione a Distanza (FAD) sincrona nel limite massimo del 40% del monte ore previsto per ciascuna azione formativa; in tal caso, l’impresa proponente dovrà indicare la piattaforma da utilizzare e dare atto dell’adeguatezza del supporto tecnologico e contenutistico.

Tipologia argomenti formativi (non esaustivi)

  • processi di innovazione aperta, organizzativa e tecnologica;
  • digitalizzazione dei processi;
  • gestione dell’innovazione;
  • internazionalizzazione;
  • economia circolare e sostenibilità ambientale;
  • design-driven innovation ed eco-progettazione.

Non sono concessi aiuti per le formazioni organizzate dalle imprese per conformarsi alla normativa nazionale obbligatoria in materia di formazione.

INVESTIMENTI TUTELA AMBIENTALE SECONDO IL PIA TURISMO

I programmi presentati potranno promuovere l’innalzamento del livello di tutela ambientale attraverso la realizzazione di investimenti tesi a:

  • incrementare l’efficienza di sistemi, impianti, dispositivi;
  • produrre energia da fonti rinnovabili.

Gli investimenti ammissibili riguardano:

  • misure di efficienza energetica che non siano meri miglioramenti che le imprese sono tenute ad attuare per conformarsi a norme dell’Unione già adottate, anche se non ancora in vigore. Tali interventi rientrano nell’Azione 1.9 “Interventi di ampliamento e consolidamento del sistema imprenditoriale delle PMI”;
  • la promozione dell’energia da fonti rinnovabili. Gli Investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, unicamente per autoconsumo, sono concessi esclusivamente a nuovi impianti.

Con riferimento alle grandi imprese, gli investimenti in tutela ambientale non sono al momento candidabili; la Regione Puglia si riserva di attivarne la finanziabilità in presenza di altre risorse diverse dai Fondi SIE.

Per tutti gli interventi relativi alla tutela ambientale che prevedano una quota di produzione di energia elettrica deve essere garantito che questa avvenga esclusivamente a fini di autoconsumo su base annuale. L’istanza di accesso prevede che gli interventi proposti e le relative spese siano oggetto di specifica Relazione di un tecnico abilitato che contenga informazioni circa l’organicità dell’intervento e la portata innovativa dello stesso.

PROGRAMMI DI CONSULENZA AMMESSI SECONDO IL PIA TURISMO

Le consulenze specialistiche sono ammissibili esclusivamente per le PMI e per le reti d’impresa/consorzi e sono complementari rispetto ai servizi per l’innovazione e l’avanzamento tecnologico delle imprese, prestate anche attraverso la figura del Temporary Manager; tali consulenze devono riguardare spese per l’acquisto di servizi su specifiche problematiche direttamente afferenti al progetto di investimento presentato, non devono rivestire carattere continuativo o periodico e non devono essere assicurabili dalle professionalità rinvenibili all’interno del soggetto beneficiario. I servizi devono essere erogati da soggetti organizzati ed esperti nello specifico settore di intervento richiesto a beneficio e sulla base di contratti scritti con i soggetti richiedenti il contributo.

L’avviso PIA TURISMO ha fornito indicazioni sui soggetti abilitati a prestare consulenze specialistiche e devono essere qualificati e possedere specifiche competenze professionali nel settore in cui prestano la consulenza e devono inoltre essere titolari di partita IVA. Non sono considerate ammissibili prestazioni di tipo occasionale.

Le spese ammissibili, a titolo non esaustivo, dalla misura PIA TURISMO riguardano:

  • servizi reali di implementazione di nuovi modelli organizzativi (non presenti in azienda antecedentemente all’investimento) inclusa la trasformazione in Società Benefit e o B corp, prevedendo anche la figura del Temporary Manager (che abbia almeno tre anni di esperienza nei servizi effettuati) esclusa l’attività ordinaria di consulenza legale, finanziaria e fiscale, servizi tesi alla riorganizzazione dei processi aziendali attraverso l’introduzione di nuove soluzioni gestionali, volti ad aumentare la produttività e la performance economica;
  • elaborazione e attuazione di una digital strategy finalizzata ad accompagnare le scelte di investimento, valorizzando gli strumenti e le risorse aziendali, a partire dalla determinazione di bisogni specifici e KPI, che coinvolga utenti e stakeholder, individuando gli asset digitali più appropriati alla transizione;
  • l’acquisizione di servizi di consulenza per migliorare il posizionamento competitivo dei sistemi produttivi locali che riguardano l’e-business e la certificazione in ambito di parità di genere, di prodotto, di ambiente, di responsabilità sociale ed etica;
  • l’acquisizione di servizi di consulenza per lo sviluppo di piattaforme dedicate alla digitalizzazione dei processi di check in / check out, elaborazioni di prenotazioni on line, progetti esperienziali e di travel design, tecniche di Dynamic Packaging, sviluppo di progetti digitali di itinerari tematici con partner locali e di personalizzazione e monitoraggio della soddisfazione dei clienti, azioni tese a diffondere un turismo consapevole e sostenibile e per diversificare l’offerta turistica (ad esempio attraverso l’utilizzo di esperienze virtuali e lo sviluppo di ecosistemi di servizi digitali incentrati sull’offerta turistica territoriale);
  • prestazioni erogate anche da un temporary manager turistico che definisca le strategie di implementazione di servizi innovativi interoperabili e che sovraintenda all’organizzazione delle funzioni professionali rispetto ai fabbisogni aziendali rilevati.

PROGRAMMI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE AMMESSI SECONDO IL PIA TURISMO

Tra le spese di consulenza, in maniera non esaustiva, il PIA TURISMO ammette ad agevolazioni le seguenti tipologie specifiche di spese:

  • sviluppo di progetti per la crescita competitiva delle imprese sui mercati esteri (es.: ricerca di partner esteri, scouting di nuovi mercati, partecipazione collettiva a eventi/fiere internazionali);
  • iniziative per migliorare l’approccio al mercato globale (es.: digitalizzazione dei processi aziendali, digital marketing, web marketing, acquisizione di tecnologie che favoriscano l’e-commerce e le piattaforme integrate per il trade marketing);
  • ricerca di partner e/o di investitori internazionali;
  • preparazione di un piano export digitale e di un piano di sviluppo sui mercati obiettivo del progetto (sono esclusi i meri studi di mercato) attraverso l’utilizzo di un Temporary Export Manager (TEM) e/o digital export manager;
  • progettazione di campagne di marketing digitale o di vetrine digitali in lingua estera, promozione del sito compreso il monitoraggio e la reportistica dei risultati;
  • consulenza e assistenza tecnica per l’avvio e lo sviluppo della promozione e commercializzazione on line b2b e b2c (es.: consulenza e formazione per l’utilizzo di piattaforme / sistemi di smart payment internazionali);
  • progettazione di video, cataloghi, repertori, depliant, altri materiali (anche digitali) redatti in lingua diversa dall’italiano;
  • supporto e affiancamento dell’impresa per consentire una più ampia presenza di pacchetti turistici e di prodotti regionali pugliesi nelle piattaforme di e-commerce internazionali e di market place;
  • integrazione dei canali di marketing on-line per aumentare la visibilità del brand aziendale all’estero;
  • analisi e ricerche su mercati esteri per la predisposizione di studi di fattibilità volti a valutare le potenzialità dell’impresa con riferimento a una o più linee di servizi.

SPESE PER LA PARTECIPAZIONE A FIERE AMMESSE SECONDO IL PIA TURISMO

La partecipazione alle fiere può rivelarsi particolarmente efficace per promuovere e consolidare la presenza dell’impresa nei mercati esteri e per sostenere le eccellenze turistiche regionali; attraverso la partecipazione a fiere di importanza nazionale o internazionale, infatti, l’impresa può creare occasioni di incontro con altri operatori del settore e di settori contigui e può attrarre turisti sia nazionali che esteri. Le fiere, sia in presenza che digitali consentono, infine, di diffondere i prodotti e servizi “made in Puglia” e divulgarne le caratteristiche identitarie.

Sono ammissibili, nell’ambito di questo programma, le seguenti voci di spesa:

  • affitto area espositiva;
  • quote di iscrizione, quote per servizi assicurativi e altri oneri obbligatori previsti dalla manifestazione;
  • allestimento e progettazione dello stand;
  • hostess e interpretariato.

Le istanze devono essere inoltrate unicamente in via telematica attraverso procedura online.

Puglia Sviluppo, ricevute le istanze di accesso secondo l’ordine cronologico di invio telematico, avvia, se
necessario anche mediante la fase dell’interlocuzione con il soggetto proponente, un esame istruttorio, al fine di
accertare le condizioni di ammissibilità, di sostenibilità e fattibilità del progetto.

L’esito della valutazione potrà contenere eventuali indicazioni o prescrizioni per la fase successiva.

Sulla base delle verifiche effettuate, il dirigente competente con proprio atto adotta il provvedimento di
ammissione della proposta alla fase di presentazione del progetto definitivo. L’ammissione della proposta alla fase di presentazione del progetto definitivo non comporta impegni contabili, che saranno adottati all’atto della concessione delle agevolazioni. Il soggetto proponente, entro il termine stabilito in 150 giorni, eventualmente prorogabile, dalla comunicazione regionale di ammissione alla fase di presentazione del progetto definitivo, dovrà presentare la documentazione relativa alla concessione di un finanziamento a medio lungo termine e/o la documentazione attestante l’apporto di mezzi propri, finalizzati alla completa copertura finanziaria del programma di investimenti per la parte non coperta dalle agevolazioni, nonché le eventuali autorizzazioni amministrative necessarie alla realizzazione dell’investimento.

Sulla base delle verifiche effettuate con esito negativo, il dirigente competente predispone nota di
inammissibilità.

La Regione comunica ai soggetti proponenti l’esito dell’esame di cui ai punti precedenti. Detta comunicazione
contiene, per le sole istanze valutate ammissibili, il termine perentorio di 60 giorni, pena la decadenza
dell’istanza, entro il quale deve essere presentato il progetto definitivo corredato dalla documentazione
indicata nella predetta comunicazione.

In caso di esaurimento della dotazione finanziaria, la Regione ammette le istanze valutate ammissibili con riserva. Tale circostanza viene tempestivamente comunicata alle imprese interessate, le quali hanno facoltà di presentare il progetto definitivo entro il termine perentorio indicato nella stessa comunicazione; in caso contrario, la domanda decade automaticamente.

Il progetto deve essere avviato in data successiva a quella di invio della domanda, pena l’inammissibilità della
stessa, e può avere una durata massima di 36 mesi.



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