Come puoi migliorare il Rating Aziendale, in pochi passi?

Luglio 31, 2018

Di Rating Aziendale se ne sente parlare molto spesso in Banca, tra Imprenditori, da parte di Consulenti ed altri soggetti per definire in breve lo stato di salute finanziaria di un’impresa. Ma sempre più, per via dell’importanza che riveste questo indice, ci si chiede cosa è il rating? In breve è definito come indice sintetico utilizzato da tutte le banche per misurare la capacità dell’impresa di far fronte ai propri debiti nei confronti di terzi nei tempi prestabiliti in fase contrattuale.

A cosa serve il rating aziendale?

Introdotto dagli accordi di Basilea II, il rating aziendale nasce col fine di generare un valore assegnato dall’istituto bancario all’imrpesa sul quale ci si basa prima di concedere un credito, valutando anticipatamente qual è il grado di rischio di non vedersi saldato il capitale prestato. 

La tabella accanto rappresenta graficamente i diversi punteggi di un rating, espresso su una scala di 5 classi di rischio.

Alla massima affidabilità corrisponde la tripla A (colore verde), al livello più basso corrisponde un indice di rischio troppo elevato per la banca. Ad ogni classe di merito creditizio corrisponde, a livello statistico, una probabilità di insolvenza. 

Ad esempio, guardando la tabella, abbiamo un’impresa che rientra nella classe 3 con RATING ASSEGNATO BBB: questo indice significa che su 100 aziende, con il medesimo rating, circa lo 0,18% hanno una probabilità di insolvenza nei successivi 12 mesi.

In poche e semplici parolese possiamo quindi dire che il rating aziendale altro non è che un punteggio assegnato all’impresa per definite il suo grado di probabilità di incorrere in insolvenza. Più è alto il rating (rating positivo) più l’impresa uando riceve i soldi dalla banca sostiene un costo (tasso globale) inferriore a parità di importo e durata di finanziamento. 

Come si calcola il rating di un’azienda?

L’indicatore di solvibilità in questione viene calcolato direttamente dagli istituti di credito, e in questo caso si parla di rating bancario. Il calcolo  di questo importante indicatore segue una procedura molto complessa che varia anche tra diversi istituti di credito. L’operazione si basa su analizzate dati e informazioni statistici di tipo quantitativo e qualitativo, prendendo come riferimento parametri economico-finanziari, gestionali e organizzativi dell’impresa cliente:

  1. si tratta di una procedura che prevede sia l’analisi delle caratteristiche economico-finanziarie dell’azienda (aspetti quantitativi)
  2. si tratta dell’analisi del suo settore di appartenenza, della sua capacità di management  e della credibilità della sua attività (aspetti qualitativi).

A livello di analisi quantitativa, i primi documenti che si analizzano sono i bilanci. Nella maggior parte dei casi vengono presi in considerazione gli ultimi 3 anni di esercizio, ma molte banche dispongono al loro interno di molte più annualità con cui poter effettuare un’analisi storica. In questo senso viene avviata un’analisi dei dati di bilancio attraverso complessi indici di valutazione al fine di visualizzare la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa.

In particolar modo vengono analizzati i seguenti parametri:

  • la liquidità: capacità dell’azienda a realizzare condizioni di equilibrio finanziario a breve e medio termine
  • la solidità: misura gli assetti aziendali, la consistenza di beni ed attività ed il rapporto di indebitamento rispetto ai mezzi propri
  • grado di indebitamento: è un indice che esprimela misura in cui essa ricorre al capitale di terzi per finanziarsi
  • la redditività: capacità dell’impresa di creare valore e conseguire profitto, remunerando in modo adeguato i capitali investiti nell’impresa
  • la Produttività: valutata sulla base di alcuni indici (ricavi pro-capite, rendimento dipendenti, valore aggiunto procapite, reddito operativo procapite) e confrontata con gli stessi indici di altre aziende del settore
  • l’area dello sviluppo che analizza le variazione di alcune voci di bilancio (fatturato, la produzione, i costi del personale, il reddito operativo ed il risultato finale di esercizio). E’ fondamentale per comprendere il trend di crescita o di recessione dell’azienda presa in assoluto e il settore di appartenenza.
  • Negatività (informazioni camerali): ovvero la verifica degli atti pregiudizievoli, procedure concorsuali e il controllo insolvenze, quindi tutti  dati ufficiali concernenti segnalazioni di elementi pregiudizievoli, protesti, procedure concorsuali in corso, etc. E’ importante indagare che l’azienda e/o i componenti del Consiglio di Amministrazione e/o i soci non risultino positivi alle negatività. Tali negatività devono essere assolutamente considerate in un sistema di rating aziendale e vanno ad incidere in modo pregiudizievole sulla valutazione finale.

A livello di analisi qualitativa invece s’intendono tutti quegli aspetti che riguardano l’organizzazione, il comportamento e il settore di riferimento. Attraverso interviste all’azienda si indagano:

  • Andamento ed evoluzione dell’impresa
  • Organigramma aziendale
  • Redazione di un approfondito Business Plan curato da consulenti con comprovata esperienza (ing Andrea Mingolla di Finanziamenti.Puglia.it è un esperto certificato nella redazione dei business plan)
  • Presenza di eventuali controlli di gestione
  • Mercato di riferimento ed evoluzione del settore
  • Notizie stampa
  • Analisi del settore e di mercato

Analizzati i dati ed informazioni di tipo quali-quantitativo, le “macchine” (computer/software) della banca processano, attraverso specifici e diversi algoritmi, il rating aziendale assegnando il giudizio e quindi il rischio di insolvenza.

Successivamente c’è la parte “umana” della banca (analisti esperti) ai quali è affisata un’approfondita analisi di quanto emerso dal rating, confrontando i risultati con le aziende considerate maggiormente affidabili nel settore di riferimento al fine di giungere alla valutazione di affidabilità generale di quell’impresa cliente.

Come migliorare il rating aziendale?

Molto spesso, però, ad analisi terminata dalla banca, si riscontra un rating della propria impresa non dei migliori! E la banca cosa fa? Due sono le condizioni che si possono verificare:

  • la tua impresa non è finanziabile
  • la tua impresa ha una alto rischio di insolvenza e quindi viene finanziata ma con un costo del denaro così elevato da farti rinunciare al suo ottenimenro (tasso di interesse globale elevato)! 

Una soluzione a queste due condizioni quale è?

AGIRE per MIGLIORARE il punteggio di Rating.

Per ottenere i maggiori risultati e quasi certo che l’azione di miglioramento del rating aziendale si ottiene se l’impresa avvia una procedura di pianificazione e controllo della gestione in maniera preventiva e non quando ci si trova già nel problema di INSOLVENZA!!!

Non tutte le aziende possono permettersi una figura come un CONTROLLER, ma con qualche sforzo anche le piccole medie-imprese possono migliorare il proprio rating ponendo la giusta attenzione a questi punti che vi elenco in breve:

  • Organizzare al meglio l’utilizzo dei fidi in essere, evitando di eccedere nella movimentazione;
  • Evitare gli “scoperto di conto”
  • Rimborsare regolarmente le rate dei finanziamenti
  • Evitare gli insoluti dai clienti;
  • Assicurarsi che vi sia un valido controllo di gestione;
  • Assicurarsi che esista un solido business plan;
  • Mantenere l’equilibrio tra risorse finanziarie proprie e di terzi.

Come possiamo calcolare il rating della tua azienda?

Chiunque può richiedere informazioni commerciali o un rating della propria azienda, quindi puoi certamente richiedere il rating della tua impresa. Conoscere i dettagli che concorrono ad assegnare il giudizio sulla tua azienda ti permette di fare scelte consapevoli e, come abbiamo visto sopra, di adottare qualche accorgimento per migliorare il punteggio.

Finanziamenti.Puglia.it tutti questi anni di esperienza ha gestito diversi progetti di miglioramento del rating aziendale portando le imprese che ne hanno fatto richiesta a migliorare l’accesso in banca.

Ecco una lista dei possibili benefici che potresti trarre dal conoscere lo stato di salute aziendale:

  • ottenere un nuovo finanziamento a condizioni migliori di mercato
  • ti verranno richieste meno garanzie e meno equity, per ottenere il finanziamento
  • possiamo rinegoziare durata ed interessi del finanziamento 
  • certifica il miglioramento (se per esempio una impresa si è rinovata dopo un periodo di difficoltà)
  • migliorare il rapporto di “fiducia” tra impresa cliente e banca
  • dimostrare attraverso il rating la solidità dell’impresa
  • aumentare la fiducia di altri finanziatori necessari ad investire nello sviluppo dell’impresa

Con queste poche informazioni ma di notevole importanza spero aver trasferito quanto importante e vitale sia diventato il Rating Aziendale e quali sono le procedure complesse da avviare per migliorare la vita economico/finanziaria della propria impresa.


Se sei interessato a questo SERVIZIO  a valore aggiunto per la TUA IMPRESA, contattaci e ti faremo un analisi gratuita dello stato si salute della tua impresa e successivamente potrai chiedere, se interessato, un preventivo di consulenza.


 

 

 

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