Cosa prevede di interessante la Legge di Bilancio 2019, in termini di opporutnità per le imprese? L’ing. Mingolla Andrea ha preparato un breve articolo contenente tutte le novità.
legge di bilancio 2019

Gennaio 12, 2019

La Legge di Bilancio 2019 orami ha terminato il suo percorso verso l’approvazione promuovendo diverse novità a favore delle imprese. Di seguito potrete leggere un breve testo nel quale sono contenute le indicazioni sulle opportunità previste dalla legge. Il contesto d’interesse di Finanziamenti.Puglia.it è sempre focalizzato sulle imprese, professionisti e giovani pugliesi operativi o che diventeranno operativi nel territorio pugliese.

Il presente estratto, tratto dalla legge di bilancio 2019 mira a comunicare ai soggetti interessati, nonchè anche i nostri clienti, quali sono le novità in termini di strumenti per la crescita e lo sviluppo d’impresa.

  • rifinanziamento di 48 milioni di euro per il 2019, di 96 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020-2023 e di 48 milioni di euro per il 2024 della cosidetta NUOVA SABATINI, misura di sostegno volta alla concessione – alle micro, piccole e medie imprese – di finanziamenti agevolati per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, compresi i cd. investimenti in beni strumentali “Industria 4.0” 
  • Stanziati altri capitali (in tutto fino al 2021 saranno 155 milioni di euro) sulla misura del Contratto di Sviluppo
  • E’ istituito un FONDO DI SOSTEGNO AL VENTUR CAPITAL, con una dotazione di 30 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 e di 5 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2025, per sostenere la sottoscrizione da parte dello Stato, tramite il MISE, di quote o azioni di fondi di Venture Capital. I fondi di Venture Capital sono organismi di investimento collettivo del risparmio chiusi e di società di investimento a capitale fisso che investono almeno l’85% del valore degli attivi in piccole e medie imprese non quotate
  • Si istituisce un Fondo finalizzato ad agevolare l’inserimento nelle PMI dei cd. MANAGER PER L’INNOVAZIONE (VOUCHER MANAGER). Trattasi di un contributo a fondo perduto, voucher di importo non superiore a € 40.000, e comunque non superiore al 50% dei costi sostenuti a decorrere dal periodo di imposta 2019 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2020. I voucher sono concessi per l’acquisizione di consulenze specialistiche finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 e/o di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. I contributi sono altresì concessi alle imprese che sottoscrivono o aderiscono a un contratto di rete (disciplinato dall’art. 3 del D.L. 5/2009 – L. 33/2009), avente nel programma comune di rete lo sviluppo di processi innovativi in materia di: a) trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano Impresa 4.0; b) organizzazione, pianificazione e gestione delle attività, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. I contributi sono erogati tramite voucher di importo non superiore a € 80.000, per l’acquisizione di consulenze specialistiche.
  • Si interviene sulla misura denominata RESTO AL SUD al fine di promuovere la costituzione di nuove imprese da parte di giovani imprenditori nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Nella legge si amplia la platea dei potenziali soggetti destinatari della misura, elevando da 35 a 45 anni l’età massima degli stessi, e sopprimendo l’esclusione delle attività libero professionali dalle attività beneficiarie del finanziamento, quindi le attività professionali sono da oggi ammissibili a presentare domanda a valere su Resto al Sud; 
  • Proroga e rimodulazione dell’IPER-AMMORTAMENTO, che consente di maggiorare il costo di acquisizione dei beni materiali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale. Essa viene riconosciuta anche per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2019 ovvero fino al 31 dicembre 2020, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. L’agevolazione consiste nella maggiorazione del costo di acquisizione del 150%, permettendo in sostanza di ammortizzare un valore pari al 250% del costo di acquisto dei beni. La nuova misura prevede una modulazione dell’iperammortamento secondo gli importi degli investimenti effettuati: a) si applica nella misura del 150% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro; b) si applica nella misura del 100% per gli investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni; c) si applica nella misura del 50% per gli investimenti compresi tra 10 e 20 milioni; d) non si applica sulla parte di investimenti eccedenti il limite di 20 milioni; e) non si applica agli investimenti che fruiscono dell’iperammortamento 2018, ossia della maggiorazione al 150% disposta dalla legge di bilancio 2018. proroga la maggiorazione, nella misura del 40%, del costo di acquisizione dei beni immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica secondo il modello Industria 4.0 (beni ricompresi nell’Allegato B alla citata legge n. 232 del 2016), in favore dei soggetti che usufruiscono dell’iperammortamento 2019 (di cui al comma 1), con riferimento gli investimenti effettuati nel medesimo periodo previsto dal comma 1, ovvero fino al 31 dicembre 2019 e, a certe condizioni, al 31 dicembre 2020.
  • Modifiche al CREDITO DI IMPOSTA PER RICERCA E SVILUPPO: le modifiche prevedono l’abbassamento della quota agevolabile (salvo specifiche ipotesi) dal 50 al 25%, nonché del massimo importo annualmente concedibile a ciascuna impresa da 20 a 10 milioni. Resta ferma la misura del 50% solo con riferimento a specifiche spese, nel caso di attività di ricerca e sviluppo organizzate internamente all’impresa, e cioè: per le spese del personale titolare di un rapporto di lavoro subordinato direttamente impiegato in tali attività di ricerca e, nel caso di attività di ricerca e sviluppo commissionate a terzi, solo per i contratti stipulati con Università, enti e organismi di ricerca nonché con startup e PMI innovative indipendenti. Vengono abbassati nella misura del 25% le spese agevolabili per il personale titolare di rapporto di lavoro autonomo o comunque diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo.Tra le spese agevolabili sono introdotte quelle sostenute per materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota relativi alle fasi della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale.
  • e’ istituito dal Ministero dello sviluppo economico, un Fondo per favorire lo SVILUPPO DELL ETECNOLOGIE E DELLE APPLICAZIONI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE, BLOCKCHAIN E INTERNET OF THINGS, con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per finanziare progetti di ricerca e sfide competitive in questi campi. La disposizione prevede che il nuovo Fondo sia destinato a finanziare: a) progetti di ricerca e innovazione da realizzare in Italia ad opera di soggetti pubblici e privati, anche esteri, nelle aree strategiche per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, della Blockchain e dell’Internet of Things, funzionali alla competitività del Paese; b) sfide competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi; c) il supporto operativo ed amministrativo alla realizzazione di quanto previsto alle lettere a) e b), al fine di valorizzarne i risultati e favorire il loro trasferimento verso il sistema economico produttivo, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese.
  • Prolungato il termine dell’utilizz della misura CREDITO DI IMPOSTA PER LE SPESE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Industria 4.0. Si applica anche alle spese di formazione sostenute nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018. Il credito d’imposta, fermo restando il limite massimo annuale di 300.000 euro, è attribuito nella misura del 50% delle spese ammissibili sostenute dalle piccole imprese e del 40% di quelle sostenute dalle medie imprese. Alle grandi imprese il credito d’imposta è attribuito nel limite massimo annuale di 200.000 euro e nella misura del 30%.
  • INVESTIRE IN START-UP INNOVATIVE. Le buone notizie che riguardano chi decide di entrare nel capitale di start up innovative, introdotte dalla Manovra, sono due: 1) aumenta dal 30% al 40% la misura dell’agevolazione per la detrazione dall’imposta, che è riconosciuta ai soggetti Irpef, e per la deduzione dal reddito, che è riconosciuta ai soggetti Ires, che investono nel capitale sociale di una o più start up innovative; 2) per i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società, diversi da imprese start-up innovative, che acquisiscono l’intero capitale sociale di start-up innovative l’agevolazione passa dal 30% al 50%. Per poter beneficiare di uno sconto sulle imposte dovute, resta l’obbligo per persone fisiche e imprese di mantenere l’investimento per un periodo minimo di 3 anni. I benefici fiscali si possono applicare ai casi che seguono: a) 

    conferimenti in denaroiscritti alla voce capitale sociale e della riserva da sovrapprezzo delle azioni o quote delle start up innovative o delle società di capitali che investono prevalentemente in start up innovative. È equiparata ad un conferimento in denaro, e costituisce pertanto investimento agevolato, la compensazione dei crediti in sede di sottoscrizione di aumenti di capitale, ad eccezione di quelli originati da cessioni di beni o prestazioni di servizi diverse da quelle previste dall’art. 27 del D.L. n. 179/2012 vale a dire le prestazioni dei dipendenti e dei collaboratori o di coloro che apportano servizi resi in favore della start up innovativa; b) conferimenti derivanti dalla conversione di obbligazioniconvertibili in azioni o quote di nuova emissione; c) investimenti in quotedegli OICR che investono prevalentemente in start up innovative.

Per l’applicazione di quete modifiche o integrazioni delle diverse leggi saranno fornite evidenze singolarmente quando i diversi ministeri o agenzie avranno disposto le operatività di legge.


 

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