Nel decreto rilancio previsto il credito d’imposta per incentivare i soci alla patrimonializzazione delle PMI

Maggio 25, 2020

Non possiamo negare l’evindenza che l’emergenza in pochi mesi ha creato tensioni finanziarie alle imprese. Intanto siamo nel 2020 ed uno dei processi gestionali e fiscali che si deve compiere è la chiusra del bilancio per l’esercizio fiscale 2019. 

A favore dei soci che effettuano conferimenti diretti all’aumento del capitale sociale di una o più società danneggiate dall’epidemia da Covid-19, il decreto Rilancio prevede il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 20% della somma conferita. Per accedere al beneficio fiscale, il socio dovrà deliberare ed eseguire il conferimento in denaro entro il termine del 31 dicembre 2020.

Sarà necessario che il totale dei benefici ottenuti da socio e società non superi la soglia massima prevista dalla Commissione europea: un elemento da non trascurare nelle valutazioni sull’opportunità del conferimento.

Il riconoscimento del credito d’imposta conseguente agli interventi di ricapitalizzazione riguarda i soci delle società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata, anche semplificata e delle società cooperative, con l’esclusione degli intermediari finanziari e delle società di partecipazione non finanziaria e finanziaria, aventi sede legale e amministrativa in Italia e che abbiano:
  • un ammontare di ricavi – art. 85, comma 1, lettere a) e b), TUIR – relativo al periodo d’imposta 2019, compreso tra 5 e 50 milioni di euro;
  • a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nei mesi di marzo e aprile 2020, subito una riduzione complessiva dell’ammontare dei ricavi – art. 85, comma 1, lettera a), TUIR – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in misura non inferiore al 33%;
  • deliberato ed eseguito – dopo l’entrata in vigore del decreto ed entro il 31 dicembre 2020 – un aumento di capitale a pagamento integralmente versato.
In questi casi il decreto prevede che i socipersone fisiche o giuridiche, per i conferimenti in denaro effettuati entro il 31 dicembre 2020 per l’aumento del capitale sociale di una o più società, beneficino di un credito d’imposta pari al 20% delle somme conferite.
L’investimento massimo del conferimento in denaro sul quale calcolare il credito d’imposta non potrà in ogni caso eccedere 2.000.000 di euro.

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