Novità sul Decreto Rilancio: garanzie con autocertificazione, sospensione mutui.

Maggio 28, 2020

Il decreto Rilancio sta continuando la sua traaversata nel parlamento ed intanto subisce alcune interessanti modifiche di cui ve ne bogliamo parlare.

Tra le principali novità segnaliamo la semplificazione delle procedure per l’erogazione dei finanziamenti garantiti sia da SACE che dal Fondo PMI: in sostituzione dell’atto di notorietà, le imprese per richiedere i finanziamenti garantiti devono presentare un’autocertificazione su dati aziendali, lealtà fiscale e rispetto delle norme antimafia. Le banche, ricevuta l’autocertificazione, dovranno effettuare solo gli obblighi imposti dalla normativa antiriciclaggio, mentre non sono tenute a svolgere accertamenti ulteriori rispetto alla verifica formale di quanto dichiarato. Viene inoltre reso obbligatorio accreditare il finanziamento ottenuto esclusivamente su un conto corrente dedicato.

Fondo di garanzia PMI: altre modifiche sono state apportate al fondo di garanzia tra cui le più rilevanti sono le novità relative ai mini prestiti garantiti dal Fondo al 100%.

  1. importo massimo finanziamenti aumentato dai 25.000 a 30.000 euro. L’importo comunque non può essere superiore alternativamente, anche tenuto conto di eventi calamitosi, al doppio della spesa salariale annua del beneficiario (per il 2019 o per l’ultimo anno disponibile), ovvero, al 25% del fatturato totale del beneficiario come risultante dall’ultimo bilancio depositato o dall’ultima dichiarazione fiscale o da altra idonea documentazione prodotta, anche mediante autocertificazione;

  2. durata finanziamento allungata da 6 anni ai 10 anni ed ampliato la platea dei soggetti interessati, ammettendo anche le società tra professionisti, le associazioni professionali, gli agenti di assicurazione, i broker;

  3. tasso di interesse: si è specificato che esso non può essere superiore al tasso di Rendistato con durata analoga al finanziamento aumentato dello 0,2%. Meno del 1%.

Per i finanziamenti superiori a 25.000 euro è stato previsto che:

  • la garanzia è rilasciata con la possibilità per le imprese di avvalersi di un preammortamento fino a 24 mesi;

  • nel caso di garanzia pubblica all’80% (con possibilità di coprire il restante 20% con i Confidi), i finanziamenti potranno essere restituiti oltre i 10 anni e fino a 30 anni.

Introdotta anche una previsione secondo la quale, per i prestiti concessi per la rinegoziazione, il plafond di credito aggiuntivo che deve essere erogato deve essere almeno il 25% del debito residuo in essere.

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