Pubblicato il decreto dell’Ufficio per lo Sport che rende accessibile il Fondo destinato ad interventi a favore delle associazioni sportive e delle società sportive dilettantistiche, considerata la necessità di far fronte alla crisi economica che ha coinvolto anche il mondo dello sport e determinatasi in ragione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Soggetti ammessi alla prima finestra
Per la prima finestra, le istanze potranno essere presentate da Associazioni Sportive Dilettantistiche e dalle Società Sportive Dilettantistiche che alla data di presentazione siano in possesso dei seguenti pre-requisiti obbligatori:
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essere iscritte al Registro CONI/CIP alla data del 23 febbraio 2020;
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essere titolare di uno o più contratti di locazione aventi ad oggetto unità immobiliari site nel territorio italiano e correttamente identificate al NCEU, regolarmente registrati presso l’Agenzia delle Entrate;
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svolgere all’interno dell’immobile, per il quale si chiede il contributo, una delle attività riconosciute dal CONI o dal CIP;
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essere in regola con le autorizzazioni amministrative e sanitarie per lo svolgimento delle attività sportive dilettantistiche richieste dal comune ove ha sede l’impianto oggetto della domanda;
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utilizzare per lo svolgimento delle attività sportive dilettantistiche prevalentemente gli spazi degli immobili per i quali si fa istanza di accesso al beneficio;
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aver corrisposto i canoni di locazione scadenti fino alla data del 31 dicembre 2019.
Importo del finanziamento erogabile nella prima finestra
L’importo massimo stanziato per la presenta misura ammonta ad euro 30.086.409,00 (trentamilioniottantaseimilaquattocentonove) e sarà corrisposto secondo la seguente formula algoritmica:
Totale Contributo Erogabile = Sommatoria canoni di locazione (marzo a maggio 2020), meno riduzione canoni di locazione da marzo a maggio 2020, meno eventuali contributi FSN, DSA, EPS per emergenza COVID-19 deliberati a favore della ASD/SSD, meno contributi in conto locazioni deliberati da Enti Pubblici a favore della ASD/SSD (compresi quelli per i quali è in corso la domanda).
Al fine di assicurare un contributo congruo ad ogni richiedente, l’Ufficio potrà disporre un tetto massimo erogabile, per un massimo iniziale di 600 euro mensili, che potrà variare in relazione al numero effettivo delle domande ricevute.