MiniPia TURISMO

Aprile 20, 2024

Col MINIPIA TURISMO la Regione Puglia vuole concedere agevolazioni alle Grandi, Medie, Piccole e Micro imprese per l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di immobili destinati o da destinarsi alle attività turistico alberghiere per lo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali del territorio.

Il MINIPIA TURISMO intende sostenere gli investimenti con le seguenti finalità:

  • l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e l’ampliamento ed il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green;
  • la digitalizzazione delle imprese per potenziarne il livello di competitività e diffondere e sostenere l’evoluzione dell’industria turistica 4.0;
  • la formazione degli operatori al fine di promuovere modelli innovativi di organizzazione del lavoro per sviluppare le competenze, digitali e non, degli operatori del settore;
  • un “nuovo” associazionismo (partnership) tra le strutture sia alberghiere che extralberghiere, abbandonando l’attitudine alla frammentazione e puntando su modelli operativi che sfruttano sinergie e considerano quale fattore di innovazione, di crescita e di sviluppo la concentrazione delle azioni ed il “fare sistema”, anche attraverso la rete di impresa/consorzi;
  • sostenere e qualificare l’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile.

Ogni progetto oggetto di agevolazione dovrà integrare programmi di miglioramento dei servizi, in una logica di destagionalizzazione con investimenti di carattere digitale, tecnologico, energetico e di economia circolare.

Le imprese beneficiarie delle agevolazioni previste dal minipia turismo dovranno obbligatoriamente provvedere all’iscrizione al portale nazionale (www.italia.it) ed al portale regionale dms.puglia.it e contribuire sia al popolamento dei dati raccolti su osservatorio.dms.puglia.it ed analizzati dall’A.Re.T. Pugliapromozione sia al monitoraggio dei livelli di soddisfazione degli utenti delle strutture/servizi offerti.


IN SINTESI COSA PREVEDE IL MINIPIA TURISMO? ASCOLTA IL VIDEO DI SINTESI COMMENTATO DALL’ING. MINGOLLA ANDREA

PER ALTRE INFO CONTINUTA A LEGGERE QUI OPPURE COMPILA IL FORM ACCANTO PER RICHIEDERE UNA NOSTRA CONSULENZA SUL MINIPIA TURISMO


Le domande di agevolazione a valere sul MINIPIA TURISMO possono essere presentate a partire dal 22/05/2024.

A partire da tale data le imprese possono rivolgersi a noi e chiedere una consulenza attraverso il FORM a destra!

Le risorse complessive disponibili destinate all’agevolazione dei progetti presentati a valere sul MINIPIA TURISMO ammontano a 20 milioni di euro a valere sul PR PUGLIA FESR-FSE+ 2021/2027. Dette risorse potranno essere implementate con ulteriori finanziamenti rivenienti dal Fondo di Sviluppo e
Coesione (FSC).

ATTENZIONE: con riferimento alle grandi imprese, gli investimenti produttivi e gli investimenti a favore della tutela
ambientale non sono al momento candidabili; la Regione Puglia si riserva di attivarne la finanziabilità in presenza di altre risorse diverse dai Fondi SIE.


Possono presentare domanda di agevolazioni al MINIPIA TURISMO:

  1. le imprese di grande, media, piccola e micro dimensione;
  2. la rete di impresa;
  3. Consorzio.

Sia la rete di impresa che il consorzio devono essere costituiti per la maggioranza da operatori turistici.

Le iniziative agevolabili dal MINIPIA TURISMO devono essere riferite a unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia.

Le imprese beneficiarie si DEVONO impegnare al mantenimento delle ULA, nel territorio della Regione Puglia, conteggiate nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda. Per le iniziative turistiche con dato occupazionale di partenza pari a zero, è obbligatorio che sia previsto un incremento occupazionale uguale o maggiore di 1. L’incremento dei livelli occupazionali presso l’unità locale oggetto di agevolazione, anche con particolare attenzione all’occupazione femminile, comporterà l’applicazione di una premialità sull’agevolazione, come previsto dal MINIPIA TURISMO. L’assunzione di tali obblighi di mantenimento e/o incremento delle ULA è per l’esercizio a regime, si intende l’anno successivo al termine investimento.


Le domande di agevolazione possono essere presentate da grandi, medie, piccole e micro imprese che intendono realizzare attività rientranti nelle attività ammissibili contenute in un allegato pubblicato dalla Regione (CONTATTATECI PER VALUTARE SE IL VOSTRO CODICE ATECO E’ O MENO AMMISSIBILE: https://www.finanziamenti.puglia.it/contatti/.

Il MiniPia Turismo deve riguardare investimenti produttivi destinati a:

  1. ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistiche esistenti nonché riattivazione delle stesse. Rientrano in questa fattispecie le strutture turistico alberghiere nonché le residenze turistiche extra-alberghiere di cui alla lettera a) dell’art 41 L.R. 11/1999 (residenze turistiche o residence) operative da almeno 6 mesi, collocate in un complesso immobiliare unitario interamente destinato ad attività ricettiva e con un numero minimo di 3 e massimo di 6 unità abitative;
  2. realizzazione di strutture turistico alberghiere e di strutture extralberghiere, attraverso lavori di manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di:
    • immobili che presentano interesse artistico e storico-architettonico per i quali, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, sia intervenuta la dichiarazione di cui all’art. 13 del D. Lgs. n. 42 del 22/01/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio). Le strutture extra alberghiere devono conseguire, attraverso l’iniziativa proposta, un numero di camere non inferiore a 5;
    • immobili abbandonati da almeno tre anni ed ubicati in zona “A” – centro storico – da destinarsi interamente ad attività ricettiva. Tali immobili devono essere collocati in un complesso immobiliare unitario e lo stato di abbandono deve essere asseverato da tecnico abilitato. Le strutture extra alberghiere devono conseguire, attraverso l’iniziativa proposta, un numero di camere non inferiore a 5.
  3. manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni, casine d’epoca e casali al fine della trasformazione dell’immobile in strutture turistico alberghiere ed in strutture extralberghiere. Devono essere fatte salve le caratteristiche architettoniche e artistiche dell’immobile. Le strutture extralberghiere devono conseguire, attraverso l’iniziativa proposta, un numero di camere non inferiore a 5.
  4. nuove attività turistico alberghiere di cui all’art. 3 della legge regionale n. 11/99, attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività ricettive;
  5. recupero e riqualificazione di edifici abbandonati e/o necessitanti di opere di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia di cui all’art. 3 del DPR 6 giugno 2001, n. 380 “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” e s.m.e i., nonché interventi di ristrutturazione edilizia di cui all’art. 3 comma 1 lett. d del medesimo D.P.R. 380/2001, in cui gli incrementi volumetrici eventualmente previsti siano realizzati in conformità alle disposizioni della Legge Regionale 19 dicembre 2023, n. 36 “Disciplina regionale degli interventi di ristrutturazione edilizia ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia) e disposizioni diverse”, da destinare alla realizzazione di strutture turistico alberghiere di cui all’art. 3 della legge regionale n. 11/99, ostelli nonché strutture sportive, culturali e/o ricreative;
  6. la realizzazione o l’ammodernamento degli stabilimenti balneari, ivi compresi gli spazi destinati alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande, ai parcheggi ed ai punti di ormeggio;
  7. la realizzazione, l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di campeggi (comprese le miniaree di sosta e i campeggi nella forma del ‘glamping’) ed approdi turistici;
  8. gli interventi volti al miglioramento, ampliamento e realizzazione di infrastrutture sportive, anche idonee ad ospitare eventi agonistici regionali, nazionali ed internazionali approvate dal CONI e omologate dalla Federazione competente;
  9. parchi tematici intesi quali strutture concepite intorno a temi ispirati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alla storia, al cinema, all’ambiente e alla società, alle scienze, alla fauna ed alla flora.

Le iniziative di cui alle precedenti lettere 1), 2) e 3), con esclusivo riferimento alle strutture turistico alberghiere previste dall’art. 3 della legge regionale n. 11/99, possono essere realizzate anche nella forma della ricettività diffusa disciplinata dal Regolamento Regionale 22 marzo 2012, n. 6.

Gli investimenti richiamati nei punti sopra indicati possono prevedere anche la realizzazione di “servizi funzionali”, nel rispetto della normativa vigente, strettamente collegati alla struttura ricettiva principale, che migliorano la qualità complessiva del servizio offerto.

Il Mini Pacchetto Integrato Turismo – MINIPIA TURISMO – deve essere costituito da Investimenti Produttivi integrati con programmi di carattere digitale e/o tecnologico che riguardino almeno uno dei seguenti interventi:

  1. progetti di Innovazione digitale, tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese
    turistiche;
  2. progetti formativi volti alla qualificazione delle competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, in stretta correlazione con la strategia regionale di specializzazione intelligente.

Il progetto oggetto di agevolazione potrà comprendere programmi di tutela ambientale nonché, esclusivamente per le PMI, anche:

  1. programmi di consulenze specialistiche, inclusa l’Internazionalizzazione;
  2. spese per la partecipazione a fiere.

Con esclusivo riferimento alla rete di impresa/consorzio, il Mini Pacchetto Integrato di Agevolazioni Turismo può essere rappresentato da un progetto coordinato ed integrato volto ad incrementare i flussi turistici, anche internazionali ampliando il business di ogni singolo partecipante alla rete, che si impegna a condividere un prodotto turistico rinnovato, esperienziale ed integrato, anche attraverso la figura di un Temporary Manager, come di seguito descritto:

  1. investimenti digitali;
  2. percorsi formativi al fine di agevolare per le imprese retiste/consorziate l’aggiornamento e la qualificazione del personale;
  3. pacchetti multifunzione che riguardano servizi specialistici inclusa l’Internazionalizzazione e la partecipazione a fiere.

Sono, pertanto, agevolabili interventi che prevedano azioni integrate di promozione di iniziative turistico-culturali sul territorio, nonché azioni di partnership e di aggregazione, attraverso la rete di impresa, volte a organizzare pacchetti di offerta turistica coordinata, attività di internazionalizzazione, interventi formativi, gestione e programmazione centralizzata attraverso il DMS Puglia (dms.puglia.it) e/o anche attraverso l’uso di piattaforme dedicate ed accessibili alle imprese retiste/consorziate.

La rete soggetto/consorzio dovrà essere costituita da almeno 5 imprese retiste/consorziate.


I Mini Pacchetti Integrati di Agevolazione Turismo (MINIPIA TURISMO) devono riguardare programmi di investimento di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 30mila euro e 5 milioni di euro.

  1. programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del pacchetto integrato;
  2. investimenti per innovazione a favore delle PMI non possono eccedere 500mila euro;
  3. investimenti per innovazione dei processi e dell’organizzazione, ammissibili esclusivamente per le PMI, non possono eccedere 500mila euro;
  4. investimenti formazione non possono eccedere 2 milioni di euro per la Grande Impresa e 500mila euro per le PMI;
  5. investimenti per la tutela dell’ambiente non possono eccedere 3 milioni di euro per la Grande Impresa e 1,5 milioni di euro per le PMI;
  6. spese delle PMI per servizi di consulenza e di internazionalizzazione non potranno superare 500mila euro;
  7. spese partecipazione alle fiere non potranno superare 500mila euro;
  8. investimenti riguardanti il programma della rete d’impresa/consorzi devono essere compresi tra 500mila euro e 2 milioni di euro.

Per gli INVESTIMENTI PRODUTTIVI le agevolazioni previste dal MINIPIA TURISMO sono concesse nei seguenti limiti:

GRANDE IMPRESA (AIUTO MAX 35%)MEDIA IMPRESA (AIUTO MAX 45%)PICCOLA IMPRESA (AIUTO MAX 55%)
15% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto25% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto35% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul
finanziamento bancario concesso
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso
AIUTI INVESTIMENTI PRODUTTIVI

Esclusivamente nell’ambito degli Investimenti Produttivi, le percentuali di agevolazione sopra indicate potranno essere aumentate del 5% in ragione di alcune premialità!!!


Limitatamente alle PMI, per gli Aiuti all’innovazione a favore delle PMI, l’intensità di aiuto non supera il 50% dei costi ammissibili, come segue:

30%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo fondo perduto;
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso
AIUTI ALL’INNOVAZIONE A FAVORE DELLE PMI

Limitatamente alle PMI, per gli Aiuti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione l’intensità di aiuto non supera il 50% dei costi ammissibili, come segue:

30%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso
AIUTI PER INNOVAZIONE DEI PROCESSI ED ORGANIZZAZIONE

Per gli interventi formativi, l’intensità di aiuto non supera

GRANDE IMPRESA (AIUTO MAX 50%)MEDIA IMPRESA (AIUTO MAX 60%)PICCOLA IMPRESA (AIUTO MAX 70%)
30%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
40%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
50%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento
concesso da un Soggetto Finanziatore
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento
concesso da un Soggetto Finanziatore
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul
finanziamento bancario concesso
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul
finanziamento bancario concesso
INTERVENTI FORMATIVI

Per gli investimenti a favore della tutela ambientale, che consentono alle imprese di ottenere una maggiore efficienza energetica, l’intensità di aiuto è la seguente:

GRANDE IMPRESA (AIUTO MAX 45%)MEDIA IMPRESA (AIUTO MAX 55%)PICCOLA IMPRESA (AIUTO MAX 65%)
25%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
35%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
45%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento
concesso da un Soggetto Finanziatore
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento
concesso da un Soggetto Finanziatore
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul
finanziamento bancario concesso
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul
finanziamento bancario concesso
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso
INVESTIMENTI A FAVORE TUTELA AMBIENTALE – EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

Per gli investimenti a favore della tutela ambientale, che consentono alle imprese di ottenere la promozione di energia da fonti rinnovabili l’intensità di aiuto è la seguente:

GRANDE IMPRESA (AIUTO MAX 45%)MEDIA IMPRESA (AIUTO MAX 55%)PICCOLA IMPRESA (AIUTO MAX 65%)
25%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
35%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
45%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento
concesso da un Soggetto Finanziatore
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul
finanziamento bancario concesso
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso
INVESTIMENTI A FAVORE TUTELA AMBIENTALE – PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

Limitatamente alle PMI, relativamente ai programmi di Internazionalizzazione e di acquisizione di consulenze specialistiche l’intensità di aiuto non supera il 50% dei costi ammissibili, come segue:

30%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso
PROGRAMMI INTERNAZIONALIZZAZIONE

Limitatamente alle PMI, relativamente alla partecipazione alle fiere l’intensità di aiuto non supera il 50% dei costi ammissibili, come segue:

30%
di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto
10%
di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore
10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso
PARTECIPAZIONE A FIERE

Nell’ambito degli Investimenti Produttivi in capitale fisso (attivi materiali) sono ammissibili:

  1. acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento produttivo; per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%;
  2. opere murarie e assimilabili (incluso l’acquisto dell’immobile);
  3. acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, nuovi di fabbrica ed in linea con i dettami Industria 4.0 e/o del Green Deal europeo;
  4. i mezzi mobili solo se strettamente funzionali e pertinenti rispetto all’attività ammissibile svolta dall’impresa;
  5. studi preliminari di fattibilità e spese per progettazioni e direzione lavori, nonché relazione tecnico – estimativa asseverata della cantierabilità e delle spese previste, anche per eventuale tutela ambientale, da parte di un tecnico iscritto ad albo.
  6. l’acquisto di brevetti, licenze, know how e conoscenze tecniche non brevettate. Sono ammissibili anche le spese per l’acquisto di programmi informatici ed i trasferimenti di tecnologia commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  7. I programmi relativi agli Investimenti Produttivi agevolano, inoltre, i costi salariali stimati relativi ai posti di lavoro creati per effetto di un investimento iniziale, calcolati su un periodo di due anni.

Con esclusivo riferimento all’Investimento Produttivo, i soggetti beneficiari sono obbligati ad apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili, o attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico e per tutti i beni agevolati sono tenuti all’obbligo del mantenimento degli stessi nelle Immobilizzazioni del beneficiario per almeno cinque anni per le grandi imprese e tre anni per le PMI dalla data di completamento dell’investimento.

I progetti di innovazione sono riconducibili alle seguenti tipologie di intervento:

  1. Innovazione a favore delle PMI;
  2. Innovazione dei processi e dell’organizzazione.

Gli aiuti per le attività di innovazione sono destinati all’acquisizione di servizi di consulenza e sostegno all’innovazione e riguardano l’introduzione o l’uso di tecnologie e soluzioni innovative (comprese tecnologie e soluzioni digitali), al fine di sviluppare prodotti, processi o servizi più efficaci o tecnologicamente avanzati, compresa l’implementazione di tecnologie e soluzioni digitali innovative. Le attività di innovazione includono anche l’innovazione organizzativa e l’innovazione di processo, che riguardano l’attuazione di un metodo di organizzazione aziendale/produttiva nuova o notevolmente migliorato, compresi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software.

Sono ammissibili gli Interventi formativi connessi al progetto proposto e rivolti al personale coinvolto.

Sono ammissibili anche investimenti a favore della tutela ambientale per:

  1. Misure di efficienza energetica che non siano meri miglioramenti che le imprese sono tenute ad attuare per conformarsi a norme dell’Unione già adottate, anche se non ancora in vigore;
  2. Investimenti per la promozione di energia da fonti rinnovabili.

Sono ammissibili i servizi di consulenza strettamente connessi al progetto con la finalità di migliorare il posizionamento competitivo delle imprese oltre che di accompagnare, orientare e consolidare la transizione digitale, ecologica ed energetica, in chiave di innovazione e di Smart Specialization Strategy attraverso interventi finalizzati all’introduzione di tecnologie e pratiche digitali che possano contribuire ad una concreta digitalizzazione degli aspetti gestionali ed organizzativi delle imprese attraverso processi di consulenza e di affiancamento aziendali.

Sono ammissibili i programmi di Internazionalizzazione, nonché la partecipazione a fiere che promuovono anche il brand PUGLIA e weareinPUGLIA.


Il soggetto proponente (l’imrpesa) dopo aver attivato sulla piattaforma telematica il proprio profilo, avvia la compilazione della proposta progettuale cui viene assegnato un codice pratica;

Una volta inseriti i dati sintetici obbligatori, il soggetto proponente completa la compilazione della propria istanza – direttamente o tramite referente accreditato e appositamente delegato su piattaforma per la singola proposta progettuale – e risponde al questionario ex ante.

La predetta proposta progettuale contiene il business plan che il soggetto proponente dovrà elaborare, fornendo dati ed informazioni relativamente al progetto proposto, esplicitando le modalità di innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e descrivendo il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green; inoltre, l’impresa illustrerà i programmi di carattere digitale/tecnologico/energetico/di sviluppo delle competenze/di internazionalizzazione che intende realizzare.

Il Soggetto proponente, o suo delegato, inoltra l’istanza al Soggetto Finanziatore o al Confidi; contestualmente la piattaforma genera il Codice Unico di Progetto (CUP) a far data dal quale è possibile avviare l’investimento.

Il Soggetto Finanziatore, ricevuta l’istanza e verificata l’idoneità del soggetto proponente alla concessione del/dei finanziamento/i bancario/i, entro il termine di sei mesi, adotta la delibera del mutuo appositamente finalizzato al progetto proposto e trasmette all’Organismo Intermedio mediante la piattaforma telematica l’istanza ai fini dell’istruttoria, generando i due protocolli di O.I. e della Regione Puglia.

Puglia Sviluppo, ricevute le istanze secondo l’ordine cronologico di invio telematico, avvia, se necessario anche mediante la fase dell’interlocuzione con il soggetto proponente, un esame istruttorio, al fine di accertare le condizioni di ammissibilità, di sostenibilità e di fattibilità del progetto. Puglia Sviluppo potrà, altresì, richiedere ulteriore documentazione ritenuta necessaria all’espletamento dell’attività istruttoria, nonché disporre interlocuzioni e verifiche con gli istanti.

Puglia Sviluppo potrà richiedere al soggetto proponente eventuali chiarimenti e/o integrazioni alla documentazione prodotta nonché disporre interlocuzioni e verifiche, da effettuarsi mediante l’apposita funzionalità previste dalla piattaforma telematica.

Puglia Sviluppo, al termine dell’attività istruttoria di cui ai commi precedenti, invierà tramite piattaforma una comunicazione all’impresa proponente, al Soggetto Finanziatore ed al Confidi (eventuale), contenente l’esito della verifica. Detta comunicazione, in caso di esito positivo, conterrà eventuali indicazioni e prescrizioni da rispettare nella fase di realizzazione del progetto. In caso di esito negativo, il dirigente competente predispone nota di inammissibilità che conterrà le motivazioni che hanno determinato l’inammissibilità della proposta.


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