Sono 3 i regimi approvati dal quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, e precisamente:
- 1° misura: sovvenzione associata a un credito d’imposta. In sintesi gli investitori privati che conferiscono capitali nelle imprese colpite avranno diritto a beneficiare di un credito d’imposta pari fino al 20% dell’importo investito;
- 2° misura: previsto un regime di credito d’imposta, in base al quale le imprese stesse beneficiano di un credito d’imposta pari fino al 30% dell’aumento di capitale;
- 3° misura nell’ambito del terzo regime, infine, un sostegno pubblico che si concretizzerà in prestiti subordinati.
Tutti i regimi saranno accessibili alle imprese che hanno subito una grave riduzione dei ricavi a marzo e ad aprile 2020, a condizione che venga approvato e attuato un aumento di capitale, sono quindi delle misure sotto forma di contributi volti a garantire la prosecuzione dell’attività imprenditoriale.
Con questi tre regimi, per i quali è previsto un bilancio complessivo di 6 miliardi euro, l’Italia sosterrà ulteriormente le PMI colpite dall’emergenza coronavirus, rafforzandone la capitalizzazione e agevolandone l’accesso ai finanziamenti in questi tempi così difficili.
Obiettivo di questi regimi è incentivare gli investitori privati ad aiutare le imprese a far fronte ai problemi di liquidità che le affliggono a causa della pandemia e a proseguire l’attività.