Cosa si intende e cosa prevede la famosa “Industria 4.0”?
industria 4.0

Aprile 19, 2022

Industria (o impresa) 4.0, «quarta rivoluzione industriale», internet of things

Le definizioni sono entrate nel linguaggio comune, attirando investimenti milionari e piani governativi con la regia dell’Unione europea. Spesso, però, è rimasto sullo sfondo un dettaglio: cosa significa, industria 4.0, calco italiano di industry 4.0? E come si applica alla realtà produttiva, giustificando pacchetti fiscali e strategie congiunte per spingere sulla «digitalizzazione» della manifattura? 

Con “industria 4.0” si intende un modello di produzione e gestione aziendale. Secondo una definizione che ne dà il Mise, gli elementi che caratterizzano il fenomeno sono «connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time».

In altre parole: utilizzo di macchinari connessi al web, analisi delle informazioni ricavate della rete e possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo. Le tecnologie abilitanti, citate sempre dal Mise, spaziano dalle stampanti 3D ai robot programmati per determinate funzioni, passando per la gestione di dati in cloud e l’analisi dei dati per rilevare debolezze e punti di forza della produzione.

Il termine industrie 4.0 (scritto così, in tedesco) sarebbe stato utilizzato per la prima volta all’Hannover Messe, una fiera sulle tecnologie industriali, per poi essere sdoganato negli anni successivi da gruppi di lavoro del governo federale. Oggi la Germania è, non a caso, considerata uno dei paesi di avanguardia in un processo che vede coinvolti grossi gruppi industriali, poli universitari e startup tecnologiche agevolate a livello fiscale.

L’industria 4.0 include un mix tecnologico di robotica, sensoristica, connessione e programmazione e rappresenta una nuova rivoluzione rispetto al modo di fabbricare prodotti o erogare servizi ed organizzare i processi di lavoro. 

La domanda da porre a questo punto è: come avviene questo passaggio/percorso di paradigma dalla manifattura tradizionale a quella digitale?

Grazie a nuovi modelli di produzione sempre più interconnessi ed automatizzati, intelligenti e comunicanti tra loro, una tracciabilità e rintracciabilità dei processi tali da portare ad una gestione delle informazioni collettiva, condivisa e collaborativa a livello di filiera. 

Da dove nasce tutto in Italia?

Il 21 settembre 2016 è stato pubblicato dal Ministro per lo Sviluppo economico il “Piano Nazionale Industria 4.0 2017-2020”. Si tratta di un piano organico che prevede una serie di provvedimenti, incentivi, investimenti utili a favorire l’innovazione e la digitalizzazione in tutte le fasi dei processi produttivi dell’industria italiana, in base a tre principali linee guida:

  • operare in una logica di neutralità tecnologica;
  • intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali;
  • agire su fattori abilitanti.

Esso è costruito su incentivi indirizzati su quattro direttrici strategiche:

  1. Investimenti innovativi: stimolare l’investimento privato nell’adozione delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 e aumentare la spese in ricerca, sviluppo e innovazione;
  2. Competenze e Ricerca: creare e diffondere competenze e cultura, stimolare e finanziare la ricerca mediante percorsi formativi ad hoc;
  3. Infrastrutture abilitanti: assicurare adeguate infrastrutture di rete (Piano Banda Ultra Larga), garantire la sicurezza e la protezione dei dati, collaborare alla definizione di standard di interoperabilità internazionali;
  4. Awareness e Governance: diffondere la conoscenza, il potenziale e le applicazioni delle tecnologie Industria 4.0 e garantire una governance pubblico-privata per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Le agevolazioni previste dall’Industria 4.0

In particolare si articola in due sezioni per le quali sono state adottate diverse misure di finanza agevolata:

  • INNOVAZIONE
  • COMPETITIVITÀ

Per la sezione INNOVAZIONE le misure predisposte dallo Stato  in vigore al 2022 sono:

  • credito d’imposta per ricerca e sviluppo, innovazione e design
  • patent box sui beni immateriali,
  • agevolazioni per investimenti in startup e Pmi innovative.
  • credito di imposta formazione 4.0

Per la sezione COMPETITIVITA’ le misure predisposte dallo Stato in vigora al 2022 sono: 

  • fondo di garanzia
  • Nuova Sabatini
  • credito di imposta beni strumentali 4.0 materiali ed immateriali
  • credito di imposta beni strumentali non 4.0 (ex superammortamento)
  • Ace (aiuto per la patrimonializzazione),
  • Ires al 24% e introduzione dell’Iri, detassazione del salario di produttività.

 

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